Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, venerdì 30 luglio 2021 - All’insegna di Paglicci e del suo neonato Museo, si avvia il discorso di promozione turistico – culturale, a Rignano Garganico. Si comincerà a tamburo battente il 13 agosto, con una giornata dedicata al tema, denominata non a caso Archaeology Day 2021. Il culmine della manifestazione avrà luogo in serata a cominciare dalle ore 19.00 in poi, nell’angolo storico e panoramico tra i più belli e suggestivi dell’intera Puglia. Il riferimento è al Giro Esterno, alias Ripa nella sua estrema propaggine Sud.
Da qui si scorge, infatti, il Tavoliere sottostante con ad Est il golfo di Manfredonia, di Fronte l’intero Sub appennino ed a Ovest gli innevati Monti della Maiella. Peraltro, il luogo costituisce la balconata della parte estrema del paese, di fattura ed aspetto medievale, con le sue case al primo piano per davvero ricavate in parte dagli anfratti rocciosi. Da qui, appunto, la denominazione di “Grotte”.
Nella originale locandina c’è tutto un programma, anche se provvisorio, la dice lunga sulla sua finalità, contenuta in due significativi righi: “Quando il futuro prossimo del turismo prende origine dal passato più remoto”. E’ netto il suo richiamo al sito archeologico di casa, ossia Paglicci con il suo Museo, da poco inaugurato, contenente reperti tra i più originali del mondo, che spaziano in ogni settore ed età paleolitica. Il programma in menzione, che sarà ulteriormente precisato ed integrato, è diviso in due parti. La prima è occupata dalla presentazione del v. “Giornale di Scavo”, una sorta di romanzo – diario di Arturo Palma di Cesnola, deus ex machina della trentennale vicenda degli scavi e della ricerca in sito.
Gli girano attorno tutti gli altri collaboratori, esperti ed apprendisti che siano, con tutto il loro bagaglio di umanità e sentimenti. Il racconto è brioso ed arguto e affascina fin dalle prime pagine con la sua aria di puntuale suspense, in parte conservato dalla riproduzione anastatiche delle sue pagine scritte con la macchina “Olivetti 32”. La seconda parte della serata sarà dedicata tutta alla Grotta e ai suoi misteri con la consegna del premio cosiddetto “Jalarde”, il nome antico dell’antro per essere stato durante il brigantaggio dell’Unità d’Italia, rifugio fisso di Gabriele Galardi, gran capo del movimento appunto.
Da qui la leggenda del tesoro da lui nascosto e dell’incallito cercatore Leonardo, che con le sue mine manda giù gran parte dell’antro per niente. Al cercatore e al suo desiderato e mai trovato ‘tesoro’ lo stesso Palma di Cesnola dedica il suo volumetto semi-fantastico , intitolato appunto il “Tesoro”. Il premio sarà conferito a personaggi, istituzioni ed associazioni che si sono occupati ieri ed in tempi recenti a vario titolo del tema e della sua incidenza sul territorio e sulle sue attività produttive.
All’iniziativa hanno dato la loro adesione, oltre alle istituzioni, associazioni e quanti altri amanti dell’Archeologia in senso lato. Nei prossimi servizi daremo ulteriori novità e dettagli sull’evento.