Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, venerdì 16 luglio 2021 - Col parziale e vaccinato post CoVid-19, si rinnova la festa della Madonna del Carmine, a Rignano Garganico. La stessa è limitata, riservata com'è al solo aspetto religioso. Infatti, l’avvenimento, si concentrerà, Venerdì 16 Luglio, con una duplice Santa Messa, la prima celebrata in forma semplice, alle ore 8,30, l’altra in forma solenne, alle ore 19.00. Ovviamente come negli anni scorsi, l’ultima vedrà lo svolgimento all’aperto, sempre in Largo Palazzo, cuore storico del paese, dove si affaccia l’omonimo e maestoso fabbricato barocco, che dal 700 ha inglobato l’antico castello medievale con al margine la Torre di origine bizantina.
E questo con la sola differenza che il tutto avrà luogo nel secondo piano del Largo. Una sorta di balconata, quest’ultima, riservata normalmente ai comizi politici e ad altre manifestazioni pubbliche, come per esempio l’ultima del 9 luglio scorso dedicata all’inaugurazione del Museo Civico Paleolitico di Grotta Paglicci. Sempre per motivi di cautela saranno mantenute all’uopo le distanze e l’uso propizio delle mascherine previsti dalle norme vigenti in zona bianca.
L’unico evento profano sarà sostanziato a partire dalle ore 18.00 in poi dalla banda “Bassa musica l’Armonia Molfettese” con il giro del paese, richiamando l’attenzione dei devoti sul sacro evento in parola. Come noto, la chiesa dedicata alla Vergine si affaccia nel Largo sottostante . L’esterno non ha la minima pretesa di austerità o di imponenza di un tempio. Te ne accorgi della sua funzione solo per il tozzo ed elementare campanile, composto da due pilastrini che reggono una campana in cima ad una facciata semplice e rustica da chiesetta di campagna.
L’interno, prima del restauro era costituito da due piccole navate, di cui una soppressa ai tempi di Don Pasquale per dare spazio alla contigua canonica. Nonostante, la sua non vistosità, il tempio nel passato vicino e lontano ha avuto una notevole importanza, come testimoniato dalla storia, con la cura della chiesa e della statua da parte dei Baroni Corigliano, diventati poi marchesi, signori del paese sino agli inizi dell’Ottocento.
Aveva la seconda confraternità cittadina più ambita della parrocchia, essendo costituita per lo più da fratelli muratori con a capo il ‘prefetto’. Nome lo stesso passato successivamente a soprannome per indicare la famiglia da cui era origine il suo ultimo rappresentante. Siffatta organizzazione è perdurata in forma diversa sino ad oggi, anche perché la Madonna è loro patrona. Come si evince dalla firma dell'apposito manifesto, la duplice scelta del luogo e del programma è stata decisa congiuntamente da Don Santino e Don Antonio, rispettivamente parroco e vice parroco. Per chi ne vuole sapere di più, basta leggere l’apposito studio storico sul tema, a firma di chi scrive, esposto in cappella.
Qui, è stata tenuta nei giorni scorsi la novena preparatoria, con l’avvertita partecipazione di molti. A questo punto, non ci resta che augurare a tutti coloro che si chiamano Carmine, Carmela o in altre forme alterate e derivate, Buon Onomastico!