Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, domenica 1 gennaio 2016 - Tra le tante feste di fine anno, sicuramente la più avvertita e partecipata è stata quella della Parrocchia, a Rignano Garganico. Si tratta di circa 150 persone, che sono tanti in un paesino con forte emigrazione e decremento di natalità. Il tutto si è svolto nell’ampia ed accogliente palestra dell’Edificio Scuole Elementari, contiguo al borgo antico di origine medioevale. Ad introdurre la festa ci ha pensato il parroco Don Santino Di Biase, coadiuvato da Candida Urbano-Augelli, presidente dell’Azione Cattolica
che, dopo aver ringraziato i collaboratori della ricca e variegata “tavolata” (Vito Di Carlo, Pasquale Bergantino, Giovanni Ianno, Gino Bergantino con le loro gentili consorti), nonché l’Amministrazione Comunale per aver concesso l’improvvisato e riscaldato salone, hanno evidenziato che lo stare insieme aiuta a conoscersi e ad essere solidali con il prossimo. Come si ricorderà anche il Cristo (vedi Nozze di Cana del Vangelo) amava partecipare alle feste dell’uomo. Dopo di che si è dato via al pranzo, composto da ogni ben di Dio, comprese le immancabili lenticchie, tutto confezionato secondo tradizione dalle bravi mani delle parrocchiane.
A servire ai tavoli ha cominciato lo stesso parroco don Santino, accompagnato per l’occasione, oltre che dalla citata Urbano, anche dal suo allegro e gioviale ‘vice’, don Antonio Gianfelice. Ad animare la festa c’era il concertino con Gino Montesano al piano e Matteo Orlando (voce) che hanno sciorinato ogni tipo di musica da ballo, dalle più antiche a quelle recenti, coinvolgendo tutte le età sia nelle danze di coppia che in quelle di gruppo. Quindi, negli interventi tra un piatto e l’altro, si sono alternati i partecipanti al Karaoke. Tra l’altro, si sono esibiti lo stesso parroco in duetto con Giada, la novantenne Teresina con la canzone “vaij pe d’acque alla funtanélle” (vado ad attingere l’acqua alla fontana) ed altri.
La più applaudita è stata una bellissima ospite esotica. Si tratta di Karen, ‘giurista’ di origine malgascia in quel di Parigi, che con la sua dolce ed intonata voce ha fatto ascoltare due super successi in lingua inglese. A mezzanotte in punto sono stati sparati nello spiazzo antistante i fuochi d’artificio, susseguiti da abbracci ed auguri a tutto spiano per il nuovo anno 2017. Rientrati, ha preso la parola il sindaco Vito Di Carlo, assente in precedenza per motivi familiari, per congratularsi con gli organizzatori, in primis con don Santino, per la riuscita festa e per porgere nel contempo gli auguri a nome e per conto anche dell’istituzione pubblica.
Al termine, a frotta, gli invitati hanno man mano abbandonato la sala, congedandosi con strette di mano o abbracci tra loro e gli organizzatori, con in viso stampata la gioia e la soddisfazione per trascorso una serata diversa da solito e piena di speranza per l’anno da poco iniziato.