Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, venerdì 23 dicembre 2016 - Dopo tante “puntate” fatte di adeguamenti normativi, di modifiche formali e sostanziali, di dinieghi – accoglimenti di osservazioni, e quant’altro, finalmente Rignano ha il suo Pug, ossia il Piano Urbanistico Generale, prescritto dalla vigente normativa regionale. Ciò arriva dopo quindici anni dalla sua stesura originaria e dopo più di 35 anni dalla prima Legge in materia della Regione Puglia (LR. 56/1980). Finora si era andati avanti in campo di espansione urbanistica e produttiva con l’antico ed ormai esaurito PdF (Piano di Fabbricazione) , approvato ed attivo sin dagli anni ’70 sotto il quindicennale “regno democristiano” del sindaco, Luigi Gabriele Draisci, scomparso anni fa.
A deliberare con voto unanime il provvedimento odierno, assunto ai sensi dell’art. 11, 6° comma della LR. n. 20/2001, è stato il Consiglio Comunale della cittadina garganica, presieduto per l’occasione dall’assessore al ramo, Giosuè Del Vecchio, assistito dal segretario comunale Giacomo Scarzulli, Presenti in aula per l’occasione, oltre al presidente Del Vecchio e al v.sindaco Michele Ciavarella, i consiglieri Giovanni Draisci (maggioranza), Matteo Nardella ed Angelo Resta, entrambi dell’opposizione. Tale consenso è pervenuto dopo l’esame – accoglimento delle dieci osservazioni pervenute da parte dei proprietari di suoli e di cittadini interessati. Osservazioni, quest’ultime, esaminate dall’UTC dell’Ente ed adeguate dal tecnico progettista, l’architetto Michele Fatigato di Foggia. Quest’ultimo, ha difeso ad oltranza le soluzioni proposte con argomentazioni lucide, convincendo alla fine i vari intervenuti, compresi alcuni dalla platea, a dare il loro “placet”.
Ora il Pug sarà inviato alla Regione, per l’esame – accoglimento, entro i termini prescritti, della deliberazione comunale assunta. Dopo di che, l’atto diventerà esecutivo dal giorno successivo della sua pubblicazione sul Bollettino Regionale. L’ultima modifica sostanziale del Pug (delibera n. 16 del 16.06.2015) è intervenuta lo scorso anno su proposta dello stesso Ente. E ciò per permettere l’inserimento di otto ettari di terreno, necessari per la realizzazione del noto “Villaggio Vita Sana” , struttura socio-sanitaria di valenza nazionale, che oltre a creare vantaggi per la salute degli ospiti, dovrebbe avere anche una ricaduta di tipo economico – occupazionale in una comunità come Rignano, ormai in via di estinzione sotto ogni aspetto per effetto della diminuzione delle nascite e della fuga dei giovani.
Non a caso il consigliere dell’opposizione, Angelo Resta, nonostante le sue riserve in merito, aveva allora giustificato, in dichiarazione, il suo voto favorevole, come d’altronde ha fatto anche oggi, in virtù di siffatta motivazione e prospettiva. Infatti, qui il mercato edilizio ha raggiunto, ormai da tempo la soglia zero, come pure affonda il settore artigianale per riduzione di personale e avvenuta chiusura attività. Tranne le modifiche sopradescritte, l’attuale Pug, secondo gli intervenuti, resta quello adottato nel dicembre del 2011, dall’Amministrazione di Antonio Gisolfi. Dunque, merito all’attuale giunta di Vito Di Carlo e del citato assessore al ramo, compresa l’opposizione, per aver portato a termine l’adozione di questo importante strumento urbanistico, che potrebbe dare una svolta positiva allo sviluppo socio-economico del paese, ovviamente, in caso di superamento dello “status” sopradescritto.