Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, martedì 6 dicembre 2016 -  Per la prima volta, nella sua storia elettorale dell’Italia democratica e repubblicana, il risultato di voto ha avuto un andamento contrario a quello nazionale, con l’affermazione netta del “Si”. E ciò nonostante la propaganda agguerrita delle forze politiche favorevoli al “No”, come i ‘liberi pensatori’ del Pd, l’Udc di Matteo Stanco e Forza Italia di Viviana Saponiere, che qui hanno le loro sedi locali, alla pari del Pd, partito di maggioranza relativa.

 Da non trascurare Per di più il fronte del “No” ha tenuto l’unica riunione sul tema svoltasi la settimana scorsa nella Sala consiliare del Municipio, con gli interventi, tra l’altro, del deputato Angelo Cera e di Marco Barbieri del Comitato di Centro-sinistra per il “NO” di Foggia, in veste anche di esperto, in quanto docente ordinario di Diritto del lavoro all’Università di Foggia. La platea era stracolma di gente e attivisti Udc e forzisti. Evenienza quest’ultima che faceva presagire un successo scontato per il No che poi non c’è stato. Comunque sia, prima di riportare l’analisi del voto fatta dai maggiorenti locali, ecco i risultati ufficiali dati dall’Ufficio elettorale.

Il “Si” è al primo posto con 526 voti contro i 428 per il “No”, con tre schede bianche e sei nulle. I votanti sono stati 963 su un totale di iscritti di 1597. L’altro dato riguarda il sesso. Tra quelli che hanno imbucato la loro scelta nell’urna, i maschi sono stati 487 su 757 iscritti, mentre le donne 476 su un totale di 840 iscritte. Secondo i pochi Soloni locali (quasi tutti i giovani laureati e politicizzati sono emigrati altrove) l’esito contro-corrente, che poi è quello che fa notizia, è dovuto non tanto all’abbassamento qualitativo della politica, quanto alla propaganda martellante della Rai nazionale, completamente in mano alle forze governative, alla pari delle reti regionali di Telenorba (affermazione Cera).

Mancanti i giovani (più di 500 rispetto all’ultima competizione), i votanti adulti ed anziani, bombardati da ragionamenti e messaggi delle predette TV avrebbero votato, senza discernimento alcuno, a favore del “Si”. Sicuramente l’esito controverso del risultato inciderà tantissimo anche sulla formazione e gli schieramenti elettorali in lizza per le amministrative della prossima Primavera.