Antonio Del Vecchio

San Giovanni Rotondo, lunedì 31 ottobre 2016 - La scuola progetta e fa, la Caritas riceve e dona. Il riferimento è a quanto accaduto per il Progetto “Erasmus+K2 partnariati strategici - scambio di buone pratiche”, messo in atto dall’Istituto “M. Immacolata” in San Giovanni Rotondo. Lo stesso, conclusosi, l’altro giorno, ha avuto un  grande successo partecipativo. Ad essere impegnati per circa una settimana, sono stati  gli alunni delle classi III e IV del liceo Linguistico, coordinati dalla prof.ssa Concetta Scarano.

 I ragazzi  hanno raccolto, attraverso l’allestimento di  posti prestabiliti un bel po’ di cibi freschi e conservati, consegnati al termine dell’iniziativa  alla Caritas del posto, presieduta da Pietro Urbano. A rendere noto l’avvenimento odierno ci ha pensato la docente Nunzia Gentile, incaricata dal preside. Lo ha fatto un articolato comunicato stampa, diffuso in ogni dove. Tra l’altro ci fa sapere che durante tutta la settimana gli alunni di entrambe le classi hanno svolto attività di ricerca, di approfondimenti  e di riflessione sulle tematiche previste dal protocollo FAO: il cambiamento climatico;  l’obiettivo fame zero nel 2030; lotta allo spreco alimentare. Da non dimenticare che il 16 ottobre scorso ha avuto inizio ufficiale il  progetto Erasmus  plus, che ha come tema la corretta nutrizione alimentare, e coinvolge un gran numero di scuole europee. Il progetto in lingua tedesca, unico nella nostra provincia, si concluderà tra due anni.

Ed è per questo che alla fine di settembre sono stati ospiti del “Maria Immacolata” le delegazioni dei docenti impegnati nel progetto.  Dal prossimo mese gli scambi coinvolgeranno anche gli alunni. A quanto si apprende, obiettivi dell’anzidetto progetto sono : l’educazione alla solidarietà, alla convivenza civile , al rispetto dell’ambiente. In questo contesto educativo, le scuole europee coinvolte interessano i seguenti stati:  Germania, Slovenia,Polonia, Lituania,Ungheria e Italia. Le stesse  hanno  messo in campo una serie di attività di approfondimento, di riflessione e di sensibilizzazione “calate” anche nella realtà circostante. Da qui si spiega l’avvenuta raccolta alimentare. Nell‘Istituto sangiovannese  è stata realizzata , a tal fine, una raccolta alimentare.

Quali le ricadute sugli allievi è presto detto. Si punta, in primo luogo, alla  responsabilizzazione individuale per poter operare cambiamenti negli stili di vita e diventare cittadini (e consumatori) responsabili. Quindi, ad acquisire la consapevolezza, attraverso il confronto e la riflessione, che ognuno di noi può contribuire ad un cambiamento globale. Obiettivi raggiunti. L’impegno, la partecipazione e la sensibilità dimostrati dagli alunni sono stati per davvero sorprendenti! Come accennato, al termine della raccolta, il tutto  è stato consegnato al responsabile della Caritas, il cui ringraziamento non si è fatto attendere.

Infatti,quest’ultimo ha fatto pervenire, l’altro giorno, alla scuola un succoso comunicato, con il quale si esprime   al preside Antonio Tosco, alla coordinatrice del progetto Concetta Scarano e agli alunni, la sua più viva  gratitudine. Tra l’altro, in esso si legge:“....I prodotti ricevuti - ci consentiranno di assicurare la spesa di tipo mensile di 13 famiglie”. Insomma, la “buona” scuola è tale quando è fatta di buoni progetti, come quello in questione.