Angelo Ruberto
San Nicandro Garganico, mercoledì 29 aprile 2015 - Una nave da passeggeri italiana, la motonave “Sorrento” di proprietà della società Grimaldi di navigazione, gestita dalla società spagnola Transmediterranea, è alla deriva a circa diciotto miglia dalle coste spagnole con un incendio a bordo. I passeggeri, e l’ equipaggio – circa centosessanta persone - sono stati tratti tutti in salvo da un’altra nave passeggeri in navigazione nella zona, la motonave “Puglia” di proprietà della società Tirrenia di navigazione.
La nave Sorrento era partita a mezzogiorno della giornata di ieri da Palma de Maiorca diretta a Valencia. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla Guardia Costiera spagnola, che oltre a l’invio di proprie unità, ha dirottato sul luogo dell’incendio tre navi da passeggeri presenti in zona. La motonave Sorrento è stata costruita nel 2003 dai cantieri Visentini di Porto Viro (Rovigo), ha una stazza di circa 26 mila tonnellate, lunga 186 metri e, larga 30, ha una capacità di trasporto di 880 passeggeri e, 170 autoveicoli. La nave effettuava servizio sulla tratta Palma de Maiorca – Valencia.
Una regola fondamentale della convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare del 1974 (conosciuta in gergo tra gli addetti al settore come SOLAS 1974) dispone che “a bordo di tutte le navi, i mezzi antincendio devono essere mantenuti in buono stato e pronti ad essere immediatamente utilizzati in ogni momento durante il viaggio”. Un’altra norma fondamentale dispone che “una esercitazione di abbandono nave ed una antincendio devono essere effettuate ogni settimana sulle navi da passeggeri”. A parte che prima della partenza il comandante della nave ha l’obbligo di verificare che la nave sia ben armata ed equipaggiata e, che tutte le strumentazioni ed attrezzature di bordo siano in perfetta efficienza.
Ma questo, purtroppo è utopia, perché alla fine si fanno pochi controlli ed, a volte la nave parte senza conoscere il numero esatto delle persone presenti a bordo! Lo scopo di queste esercitazioni, è evidentemente quello di verificare sia la perfetta funzionalità dei sistemi antincendio che, la preparazione professionale del personale imbarcato a gestire le situazioni di emergenza. Ma da quello che sta accedendo negli ultimi tempi e, con una certa frequenza a navi passeggeri un qualche dubbio sulla corretta applicazione delle disposizioni sopra citate, sorge. Infatti non bisogna dimenticare, il naufragio della nave Norman Atlantic del 28 dicembre scorso, con 18 vite umane perse e, dove uno dei superstiti ebbe a dichiarare “Nessuno ti diceva cosa fare, dove andare. Si faceva così a caso”. Allora se così stanno le cose, evidentemente a bordo non si dà molta importanza alle esercitazioni, e chi deve controllare nemmeno se ne accorge!
di Angelo Ruberto