Antonio del Vecchio
Rignano Garganico - lunedì 26 settembre 2016 - Come previsto, è stata per davvero grande la festa d’insediamento a parroco di don Santino Dibiase, a Rignano Garganico. Ad assistervi c’era una marea di gente sia del posto, sia proveniente da Torremaggiore, dove l’insignito aveva operato fino ad un mese fa. Tant’è che parte di essa è rimasta fuori, nonostante la consistente capienza della chiesa matrice dell’Assunta, di origine millenaria, ma di fattura rinascimentale con le sue stupende tre navate.
Mobilitati fin dalla vigilia i parrocchiani di entrambe le comunità erano accorsi, attratti anche dal carisma del vescovo di San Severo, mons. Lucio Renna. In prima fila c’erano le massime autorità civili e militari: il sindaco Vito Di Carlo, il vice Michele Ciavarella, l’assessore Giosuè Del Vecchio, il comandante dei Vigili, Antonio Paglia e il brigadiere Giuseppe Fiore dei Carabinieri (per Rignano); il sindaco Pasquale Monteleone, accompagnato dai Vigili in rappresentanza di Torremaggiore. Una decina i sacerdoti impegnati nella celebrazione della Santa Messa Solenne e cantata dalla super e storica Schola Cantorum del posto. Tra l’altro, oltre al vescovo e al festeggiato, c’erano: Don Teo Pensato, parroco presso la Chiesa Santa Maria della Strada (che ha letto la lettera di nomina del 24 agosto u.s.), Don Angelo Antonio Draisci, vice capo dell’Ispettoria Salesiana di Napoli, Padre Antonio Resta (Ofm), già cappellano capo presso il Comando interregionale della Guardia di Finanza e il v.parroco del posto, don Antonio Gianfelice, pure salesiano.
L’omelia del vescovo, seguita con viva attenzione dai presenti, ha centrato i temi della giustizia, del significato della carità e della fratellanza universale e soprattutto sui valori educativi del Vangelo. Quindi, ha concluso il suo discorso, ringraziando l’antico parroco, Don Nazareno Galullo, per il lavoro già fatto e augurando scherzosamente al suo successore un buon viatico. È stata, poi la volta, di Don Santino, che con tono mite, ma deciso, ha messo in evidenza le conoscenze apprese di persone e cose , durante il mese di prova-esperienza, dichiarando di essere estremamente contento di operare in un paese sì poccolo ma con un cuore grande ed aperto alla massima accoglienza del prossimo. Al termine della funzione, la folla si è spostata nella contigua palestra per rifocillarsi al buffet offerto dall’Amministrazione comunale.