Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, venerdì 9 settembre 2016 - Il maltempo si è fatto sentire anche a Rignano Garganico, lampi tuoni e rovesci d’acqua violenti e persistenti. Basta affacciarsi sul Belvedere per rendersi conto della situazione. Tutto è accaduto nelle prime ore della mattinata, svegliando parecchi di soprassalto, obbligandoli a scendere giù dal letto e a sbarrare porte di balconi e finestre, lasciati socchiusi per via del caldo afoso di fine estate.
Sul pendio i torrenti si sono subito ingrossati, specie quello che scende sul versante Est del paese, trasferendo durante il tragitto fango, detriti e pezzi di secca vegetazione. Durante l’attraversamento parte di essi sono rimasti in strada , rendendo difficile la circolazione a chi si avviava al lavoro nelle campagne sottostanti. Parecchi appezzamenti di terreni coltivati al di qua e al di là del Candelaro risultano parzialmente inondati a causa della copiosa caduta dell’acqua. Al momento non si registrano o meglio non si conoscono danni rilevanti, tranne qualche allagamento in paese e la pedegarganica bloccata. Ma potrebbero esserci risvolti negativi se la pioggia continuerà a cadere nelle prossime ore. Insomma, tutti sono in allerta, perché potrebbe ripetersi il “settembre nero” dei corsi e ricorsi storici del passato.
Infatti, sono tanti quelli che ricordano i tremendi nubifragi del 1980, 1982 e più recentemente quelli accaduti giusto due anni fa (vedi foto in agro di Rignano), mettendo in ginocchio l’agricoltura e procurando milioni e milioni di danni alle infrastrutture e in qualche caso anche alle strutture abitative, come per esempio a San Marco in Lamis, di cui si fa ancora la conta, in vista degli attesi e ritardati risarcimenti, mentre i lavori sono ancora in corso nella vicina Rignano.