Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, domenica 8 maggio 2016 - Ben riuscito e partecipato l’incontro tra gli alunni della scuola primaria e la scrittrice Rosa Dattolico, svoltosi nella tarda mattinata di oggi, 7 maggio 2016, l’altro giorno presso il plesso “San Giovanni Bosco”, a Rignano Garganico, facente parte dell’IC “Balilla-Compagnone – Rignano”, diretto da Giuseppe Soccio, con sede nella vicina San Marco in Lamis. Un appuntamento, quest’ultimo, che si rinnova sul finire dell’anno scolastico, ospitando di volta in volta l’autore (o autrice) di grido che più attrae e vende nel mondo attuale dell’editoria per ragazzi.
Non per niente l’iniziativa promozionale odierna era riservata agli alunni di quinta elementare, i più sensibili ad essere attratti dalle opere creative e di fantasia e semmai a riscriverle secondo il loro piacimento ed inclinazione personale. Ad accogliere l’ospite c’era una marea di bambini giulivi, con i loro genitori, alcuni insegnanti ed altri invitati a vario titolo. Tra l’altro “Organizzazione il libro” di Torremaggiore. É stata, comunque, la stessa insegnante – referente del progetto lettura, Carla Bonfitto ad introdurre il discorso. Per prima cosa ha fatto notare che il ritorno al libro si è reso indispensabile soprattutto negli ultimi decenni, per via dell’avvento e dominio della società dell’immagine e dell’informatica. Non a caso l’intrapresa è servita ad aiutare i discenti a non essere soggetti passivi o involucri vuoti da riempire, ma attivi protagonisti delle loro scelte.
Quindi, l’interlocutrice ha messo in evidenza i temi affrontati e sviluppati attraverso la lettura del libro “Fortissimo”, che avrebbero procurato emozioni e sviluppato nei ragazzi la voglia di vivere, di sapere e di confrontarsi con gli altri, non solo a scuola, ma anche nella famiglia e nella comunità. Dopo di che sono seguite le domande dei ragazzi, cui ha puntualmente risposto con cognizione di causa e simpatia la Dattolico, complimentandosi in primis con l’insegnante che ha saputo affrontare la problematica con un‘ottica “circolare” ossia a tutto campo, mettendo a nudo e risolvendo ogni intoppo con semplicità e comprensione, cogliendo così l’essenza e l’insegnamento del libro. A suo dire non è con i musi lunghi e la seriosità delle argomentazioni che si entra nella complicità e confidenza con gli alunni, ma lo si può fare meglio mettendoci una giusta dose d’ironia ed umorismo. All’interno di ogni suo libro, oltre alla scuola, ci sarebbe la famiglia di oggi, con le più disparate contraddizioni.
Una famiglia che deve essere più presente nel mondo dei bambini e che deve avere pazienza, perche il bambino deve poter vivere nel suo mondo, fatto di realtà e di finzione, dove poter liberamente pasticciare e mettere in disordine. In questo senso si può parlare, come ella ha detto, di “autismo digitale”, in quanto i bambini odierni sono dipendenti e succubi delle nuove tecnologie e videogiochi; per cui non sanno più stare insieme agli altri, perché manca il dialogo e la comunicazione. Ed è questo “handicap” che la scuola deve rimuovere. Lo si può fare, avvalendosi del libro, perché solo attraverso questo strumento si può non solo sognare e apprendere, ma anche riconoscersi ed immedesimarsi con i personaggi ed affrontare se stessi. Infine, la lettura di un libro ti fa emozionare ed apre un canale speciale per apprendere.
Nello scrivere, fa sapere la prolifica autrice bitontina, che ella ci mette tutto il suo estro per far crescere il buon umore nel lettore e farlo sorridere anche quando si descrivono cose e momenti tragici. Quindi, ha preso la parola per il saluto e le conclusioni, il sindaco Vito Di Carlo, che ha ringraziato l’autrice per la visita fatta ad una scuola piccola ed attiva come quella di Rignano, regalando ai ragazzi tante emozioni ed insegnamenti. Altrettanto ha fatto Maria Rosaria Potenza, vice Preside.