Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, sabato 23 aprile 2016 - Vela Iannacci, detta Veluccia, non c’è più. Aveva 94 anni compiuti. Come era suo carattere e costume se n’è andata via, questa mattina, in punta di piedi e senza alcun clamore a Casa Sollievo della Sofferenza in San Giovanni Rotondo, l’ospedale di San Pio, di cui era assai devota. Qui era ricoverata da qualche settimana a causa di un infarto, che aveva quasi superato, per via della sua forte fibra e voglia di vivere. Vedova da alcuni anni di Luigi Parracino, provetto ed instancabile muratore, non si era mai fermata.
Aveva portato termine sempre ogni incombenza sia di tipo casalingo sia del sociale. In caso di bisogno tutti ricorrevano a Lei per qualche consiglio e conforto, cui non mancava mai di dare il suo apporto positivo. Religiosissima e timorata di Dio non faceva mai mancare la sua presenza in chiesa o a processione. Amava non solo le persone ma soprattutto gli animali, come le galline, cui non faceva mancare mai niente. L’ultima volta che l’ho vista e ci ho parlato è stato qualche giorno prima del suo ricovero. Gli avevo chiesto se aveva notizia o ricordo del noto fotografo Alfred Eisenstaedt, che su Rignano, come noto, aveva scattato nel 1947 tante belle foto sul paese e la sua gente.
Nessun ricordo. Anzi, per non darmi dispiacere, mi aveva assicurato gentilmente che in caso di improvviso risveglio della memoria, si sarebbe fatta sentire. Ora non potrà più e chi vuole fare ricerca sulle tradizioni e la storia locale è bene che si trovi altri informatori. Addio Veluccia, ti terremo sempre nei nostri pensieri, ricordando la tua figura di donna pia e di matriarca d’altri tempi, sempre pronta a soccorrere gli altri, prima di se stessi, con rispetto ed umanità! La redazione di questa testata si associa con viva e sentita partecipazione all’immenso dolore che ha colpito la famiglia e la collettività per questa immensa ed incolmabile perdita.