Antonio Daniele
San Marco in Lamis, mercoledì 20 novembre 2024 - Il prof. Edoardo Martinelli, allievo di don Lorenzo Milani nella famosa scuola di Barbiana, ha incontrato gli allievi delle classi terze e quarte delle sezioni classica e scientifico con opzione scienze applicate. A coordinare l’incontro è stato il prof. Gianpasquale La Riccia nell’ambito delle competenze ed obiettivi di apprendimento di educazione civica per quel che concerne “educazione alla cittadinanza attiva”. Una mattinata non per ricordare la missione del prete fiorentino don Lorenzo Milani che ha rivoluzionato con il suo metodo l’essere scuola.
Bensì una mattinata fruttuosa per pensare alla scuola di oggi affinché sia proiettata alla formazione “alla criticità”, di studenti che sappiano “acquisire la parola che non serve a ripetere la cultura del sistema ma a esprimere la tua”. Edoardo Martinelli racconta la sua Barbiana, piccolo borgo, anzi una chiesa e una canonica del Mugello, al centro di una terra dove i contadini non avevano la possibilità di offrire un’istruzione adeguata per i propri figli. La sua è l’esperienza di un allievo degli ultimi anni, che ha frequentato Barbiana tra il 1964 e il 1967, quando aveva tra i 14 e i 17. Edoardo Martinelli attraverso la scrittura collettiva degli allievi ha aiutato a scrivere Lettera a una professoressa anello centrale di una riflessione sulla necessità di riformare il sistema educativo, che sfocerà nelle grandi battaglie per la scuola degli anni settanta.
Martinelli ha sottolineato come oggi i ragazzi nativi digitali non memorizzano più perché dormono cinque ore per notte, sempre attaccati agli schermi. Se negli anni passati un ragazzo conosceva almeno 2000 parole ed era capace di capire una frase o discorso articolato, oggi i ragazzi escono da scuola con poco più di 400 parole. I ragazzi sono intervenuti attraverso i rappresentanti d’Istituto e la rappresentante del MSAC, movimento studenti di Azione Cattolica, parlando della loro conoscenza della scuola di Barbiana. Il grande valore educativo di don Milani era farti capire che si potevano avere idee diverse, ma che poteva esserci una trasversalità tra persone capaci di pensare. “La scuola siede tra il passato e il futuro”, scriveva don Lorenzo Milani, “e deve averli presenti entrambi”.