Comunicato Stampa
San Marco in Lamis, lunedì 5 ottobre 2015 - Care cittadine, cari cittadini, ricordate la candidatura della processione delle Fracchie, presso l’Unesco, come patrimonio immateriale dell’umanità? È da tempo che chi vi scrive ha ricominciato a interrogarsi: perché un dossier preparato con tanta cura e perizia dai due motori propulsori Nicola Maria Spagnoli e Gabriele Tardio, con la collaborazione di molti altri concittadini, è seppellito dalla polvere non si sa dove? La candidatura, tra l’altro, aveva il patrocinio di Regione, Provincia, Parco Nazionale; non sappiamo cosa il Comune, dopo averla presentata ufficialmente, abbia fatto per spingerla.
È sceso un silenzio di pietra su quella che potrebbe essere un’opportunità di aggregazione per la nostra comunità. E nessuno pensa che sono previste, per chi accede al sistema, misure di sostegno non trascurabili con le quali potremmo prenderci cura del posto che amiamo e tutelare i nostri boschi.
Quando uno di noi è stato in un ufficio ministeriale, per domandare, per riprendere le fila della questione, ci è stato chiaro che è tutto da rifare: i formulari sono cambiati, come le descrizioni richieste; bisogna riacquisire i consensi dei principali soggetti e gruppi coinvolti in questa manifestazione che tanto amiamo, a cui indirizziamo in maniera particolare il nostro appello; rifare tutto il materiale e il dossier che sembra ormai sopravvivere solo in qualche ufficio ammuffito di Parigi. Infatti il Ministero ha perso, o così dice, ogni copia.Sono almeno una trentina i progetti in coda. E quando ci sbrighiamo? Per trattato, ogni Stato può presentare una sola candidatura l’anno.
È imprescindibile, naturalmente, l’appoggio istituzionale, e non ce ne hanno fatto mistero neanche al Ministero: dovrebbero tirare con forza le nostre Fracchie, con il Comune, anche tutta una serie di persone poste in ruoli chiave a livello locale e nazionale. È imprescindibile, prima ancora e di più, l’appoggio di tutta la popolazione.
È per questo che ci rivolgiamo a tutti: a tutti i sammarchesi; a chi ne aveva e ne ha la responsabilità perché amministratore; a chi fa politica sul territorio, affinché solleciti l’attenzione dei propri referenti nazionali; alle scuole, alle associazioni, perché creino un moto d’interesse sull’argomento! Perciò chiediamo, a chiunque, ovunque nel mondo, di fare come abbiamo fatto noi, mettendo a disposizione le proprie competenze in maniera completamente gratuita per l’obiettivo comune. Serve veramente di tutto per ricominciare! Braccia, soldi, cervello, ma soprattutto cuore sammarchese.
Per ora, abbiamo aperto una mail a cui chi si offre può scrivere:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . E chi sa che da un semplice scritto lanciato nell’etere non possano derivare benefici (anche economici!) per la nostra comunità.
Matteo De Leo
Domenico Leggieri
Olga Tardio
Maria Lea Pettolino