Marisa Giuliani
San Marco in Lamis, sabato 26 giugno 2021 - Il legame affettivo tra l’uomo e il cane. Siamo in estate e a ricordarcelo di certo sono sopratutto le temperature roventi di questi ultimi giorni, che ci vedono boccheggiare in strada, costretti a rifugiarci nei negozi o in auto per quell’effetto di piacevole ristoro dato dall’aria condizionata. E quando arriva l’estate arrivano anche le vacanze, meritate direi sopratutto per le restrizioni COVID.
E puntualmente con le vacanze arrivano anche le fittissime campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali. Volti più o meno noti si sono spesi a sostegno della causa come ad esempio Tiziano Ferro, il quale ha dichiarato che “Abbandonare un animale è uno dei gesti più ignobili al mondo”, invitando all’adozione di un cane.
Cosa entra in gioco nella scelta di adottare un cane e quale relazione si instaura nel tempo tra il cane e il suo padrone? Non ho nozioni di psicologia, materia che meglio potrebbe rispondere a questa domanda, ma comprendo il significato profondo della relazione per esperienza personale, di amici e conoscenti e di quanto ci viene raccontato costantemente attraverso libri, musica, arte e cinema.
Quest’oggi voliamo sulla East Coast
Sarà proprio questo legame forte che ha portato la polizia nel distretto di Boston a rendere i dovuti onori per la morte di un cane, agente dell’unità cinofila. Siamo nella città di Braintree, la stessa città in cui furono condannati e giustiziati Sacco e Vanzetti, il protagonista di questa storia è Kitt un pastore belga in forza nel distretto da 12 anni di servizio per una lite domestica che degenera in un conflitto a fuoco e il coraggioso “agente” perde la vita facendosi scudo per i colleghi. A Kitt è stato riservato un funerale con tutti gli onori, la veglia di 10 giorni in cui si sono avvicendati i poliziotti per non lasciarlo mai solo, il corteo e il passaggio dei poliziotti con saluto davanti la bara in cui è stato deposto nello stadio della città.
Ispirati da una storia dal triste epilogo ma connotata da un forte sentimento d’amore tra uomo e cane, ho un film a riguardo da suggerire: Hachiko – Il tuo migliore amico.
PROCEDIMENTO
- Tagliamo la pancetta à la julienne di circa 1 centimetro e la rosoliamo in padella, oppure se utilizziamo quella affumicata va bene quella venduta in vaschette. La facciamo dorare e la mettiamo su carta assorbente.
- Mettiamo le vongole in una padella capiente e calda e le facciamo aprire a fiamma viva per circa 5-10 minuti con il coperchio.
- Sgusciamo le vongole, ne filtriamo il liquido e teniamo da parte.
- Affettiamo la cipolla sottile.
- Peliamo le patate e le tagliamo a dadini.
- Versiamo in padella l’olio extravergine di olive, aggiungiamo la cipolla e le patate.
- Lasciamo rosolare per qualche minuti girando continuamente , non dobbiamo far attaccare le patate, aggiungiamo la farina e lasciamo ancora rosolare per qualche minuto.
- Possiamo ora aggiungere il latte, la panna e il liquido delle vongole, lasciando cuocere a fiamma media per un quarto d’ora circa, fino a quando le patate non saranno tenere.
- Mettiamoci del pepe bianco,,ci grattugiamo della noce moscata e un pizzico di peperoncino (se piace il piccante).
- Magari aggiustiamo anche il sale, senza eccedere ivisto la presenza di vongole e pancetta.
- Aggiungiamo le vongole e la pancetta nella zuppa, lasciamo cuocere per 5 minuti.
- Prendiamo le pagnottelle e tagliamo la parte superiore in senso orizzontale e togliamo la mollica poi all’interno dobbiamo versarci la nostra zuppa.
- Usiamo la parte superiore come coperchio e serviamo.