Michele Merla Sindaco
San Marco in Lamis, domenica 2 aprile 2021 - Cari concittadini, con forte rammarico e nostalgia anche quest'anno i riti religiosi e civili della Festa Patronale in onore di San Marco Evangelista, benevolo Patrono della nostra città che ci onora di portare il Suo nome, non avranno il lustro e l'enfasi del passato. Da tradizione, il 25 aprile rappresenta il giorno più atteso ed importante per la nostra comunità, tra le feste più note di tutto il Gargano con la sua Sacra Processione e la celebre “Fiera di San Marco” per gli avventori.
E così anche quest'anno dovremo rinunciare alla bellezza della città illuminata a festa, alla gioia dei bambini tra palloncini e zucchero filato, a quel profumo di festa che si respirava in città. Il perdurare della pandemia da Covid ci vede costretti a rendere omaggio al nostro Patrono ciascuno all'interno delle proprie case, nel proprio cuore, ma ciò nonostante il forte valore spirituale che ci lega al Santo resta e resterà inscindibile. Pertanto, ringrazio la Diocesi, il Comitato Festa Patronale e quanti hanno collaborato con l'Amministrazione comunale all'organizzazione di quei pochi, ma simbolici, eventi della Novena e della Celebrazione liturgica unitamente all'idea-invito di abbellire balconi, finestre e strade per vestire a festa la città.
Sarebbe potuto essere un 25 aprile di “liberazione definitiva” dal Covid, ma, nonostante tutto, dopo mesi difficili e di sofferenza, finalmente, intravediamo, grazie alla campagna vaccinale, la luce in fondo al tunnel. Saranno, quindi, giornate e celebrazioni all'insegna del buon auspicio e della speranza. Una parola particolarmente significativa e già legata alle tradizioni della nostra Festa Patronale con un apposito riconoscimento che vuole premiare le realtà e le persone che vivono nella città di San Marco in Lamis che attraverso la loro opera fanno conoscere e danno lustro al paese. Il Premio è conferito dal Comitato Festa di San Marco Evangelista, con la collaborazione delle realtà associative della città, ed è, come noto, la raffigurazione dal leone alato simbolo della città.
“Segno di Speranza 2021” lo conferiamo, con profonda gratitudine, alla Protezione Civile, a tutti quei cittadini che si sono prodigati per aiutare la comunità, penso alle tante signore che nella prima fase emergenziale hanno cucito le mascherine, divenute introvabili, per donarle a chi ne aveva bisogno, a tutti i Sammarchesi per il senso di responsabilità e il rispetto delle regole, a tutto il personale medico impegnato, con coraggio e spirito di abnegazione, in prima linea al fronte per combattere la difficile ed infima battaglia contro il Covid. Solo grazie all'instancabile lavoro negli ospedali e nei laboratori di migliaia di ricercatori, medici, infermieri, Oss, del personale sanitario tutto, si è posto eroicamente argine ad una tragedia immane. Si sono presi e continuano a prendersi amorevolmente cura dei pazienti - molte volte mettendo a repentaglio la propria incolumità - proteggendoli ed alleviando anche le sofferenze dell’anima, come il Santo Patrono fa con il suo popolo ed i fedeli.
Che il loro instancabile spirito di sacrificio e la loro illuminante sapienza rappresentino i valori fondanti di una nuova era; che siano il vero esempio a cui ispirarsi, rendendoci persone nuove e migliori. Che il nostro Santo Patrono vegli e custodisca il cammino loro e di tutti i Sammarchesi, così come avvenuto con benevolenza da secoli sino ad oggi.