Mario Ciro Ciavarella Aurelio
San Marco in Lamis, venerdì 8 gennaio 2020 - È inutile girarci intorno: la sperimentazione dei vaccini che sono (e saranno) in circolazione (tra poco), è quella in atto da pochi giorni. Fino ad ora non è stato sperimentato, o quasi. Dobbiamo fidarci, non c’è molta scelta. Ci troviamo a fronteggiare un’emergenza sanitaria mondiale che nessuno avrebbe mai immaginato. Nessuno!! Si poteva pensare ad una guerra che avrebbe coinvolto parecchi Paesi, o a cataclismi naturali considerando la nostra pochissima attenzione prestata alla Terra, o chissà quale altro guaio planetario!
Invece no: è arrivato questo virus che non vuole lasciarci. Come un ospite che si sta trovando troppo bene in casa nostra, si è affezionato a noi e quindi con la sua presenza ci vuole tanto onorare… ma adesso questo ospite molto indesiderato bisogna assolutamente cacciarlo via! Il tempo a disposizione è poco, e anche le soluzioni, come trovare una cura efficace a base di farmaci, non è la più veloce.
Quindi: il vaccino è l’unica speranza che abbiamo, con tutti i dovuti dubbi del caso, come su altri vaccini e qualsiasi altro farmaco. Non ci sono altre strade da percorrere. Il virus non si ferma, è questo un dato di fatto che purtroppo non lascia dubbi. L’OMS ha inviato in Cina alcuni suoi esperti per capire meglio la natura di questo cataclisma naturale, sperando che alla fine riusciamo a capirci qualcosa di concreto. Per dirla in breve: il virus è naturale o è stato fabbricato??
Molto dipenderà nel comprendere questo dilemma. Se l’OMS ha deciso di intraprendere questa strada, e allora qualche dubbio c’è!! Gli esperti dicono che il virus sarebbe naturale, visto come si comporta, ma siccome non c’è una discesa dei contagi, e allora alcuni pensano che tanto naturale non dovrebbe essere. Non riusciamo a venirne a capo…
La velocità della ricerca è frutto di più team che si sono uniti per cercare la soluzione più giusta e veloce. Forse non sarà quella più efficace (lo sapremo solo vivendo…) ma è quella alla quale non possiamo tirarci indietro. E non sembra nemmeno che ci siano degli affari economici stratosferici per quelle poche case farmaceutiche che si stanno impegnando nel produrre vaccini per tutta l’umanità!! Gli affari in tutta questa storia non sarebbero molto sproporzionati (come guadagni) di tanti altri farmaci o vaccini.
Ci troviamo ad un bivio: scegliere la vita così come la stiamo vivendo oppure “rischiare” facendosi iniettare un vaccino che viene sperimentato “in diretta”. Nel dubbio meglio tentare: se non farà bene, non farà nemmeno male…
Mario Ciro Ciavarella Aurelio