Messaggio di don Pierino Giacobbe in occasione del Natale
 
San Marco in Lamis - venerdì 25 dicembre 2020 - Carissimi tutti, quello di Dio non è il sorriso di chi vuole deridere, prendere in giro, regalare "sfottò", sbeffeggiarci per la situazione, non certo felice, che stiamo affrontando e vivendo.
E' il sorriso di chi vuole completamente condividere la nostra vita, la nostra storia, questo particolare momento così difficile, angosciante, pauroso...
E, allora, non aver paura, titubanza, timore nel lasciarti abbracciare dal Suo sorriso.
Se è meraviglioso il sorriso di un bambino perchè spontaneo, innocente, vero, autentico, gratuito... Immagina come ancor più meraviglioso deve essere quello del Bambino di Betlemme.
E Lui (Dio) sa quanto desiderio e bisogno abbiamo, soprattutto ora, di questo abbraccio, che, anche se contagioso, possiamo riceverlo senza paura di essere in alcun modo passibili di denuncia...
 
Il Bambino di Betlemme viene a sorridere:
sulle nostre paure per riempirci di coraggio;
sulla nostra solitudine per offrirci la sua presenza;
sulle nostre sofferenze per colmarci del suo conforto;
sulla nostra disperazione per ridarci la speranza;
sulle nostre fragilità e debolezze per infonderci la sua forza;
sul nostro peccato per farci sperimentare il suo perdono;
sul nostro buio angoscioso per illuminarci della sua luce;
sulla nostra tristezza per inondarci della sua gioia;
sul nostro pessimismo per alimentare la fiducia;
sul... (ognuno può inserire il suo stato attuale in cui si trova, certo che l'abbraccio di Dio sarà di sollievo, di ristoro, di liberazione... di balsamo!)
 
Permettiamo al Bambino di Betlemme che venga a sorridere:
a te, papà, così preoccupato per la sorte dei tuoi cari;
a te, mamma, così addolorata per non poter soddisfare le tante richieste dei tuoi bambini;
a te, figlio, così timoroso per la tua non facile crescita;
a te, studente, che stai desiderando di poter ritornare a svolgere "in presenza" il tuo delicato percorso formativo;
a te, giovane, così sfiduciato della vita perchè vedi affievolirsi i tuoi sogni;
a te, adulto, perchè ti stai accorgendo di quanto tempo hai perduto e sciupato;
a te, che vivi il dramma della povertà, perchè avverti l'indifferenza, la freddezza e l'insensibilità di coloro che si professano tuoi fratelli;
a te, che sei senza lavoro, perchè perso o perchè mai trovato, e che stai percependo la vita come inutile e, forse, nemica;
a te che hai vissuto e stai vivendo l'indicibile sofferenza per la perdita di una persona cara;
a te, ammalato, che stai lottando con tutto te stesso per ritornare alla normalità della vita e che comprendi il valore inestimabile della salute;
a te, operatore sanitario, che stai mettendo a rischio la tua vita per dare la possibilità all'altro di continuare a vivere;
a voi, amministratori comunali, che state studiando i provvedimenti giusti per poter aiutare questa nostra comunità;
a te, cristiano, che stai avvertendo come non sia facile seguire Cristo;
a tutti noi e a ciascuno in particolare che stiamo sperimentando tanta impotenza di fronte a questa pandemia...
 
Credo sia quanto mai importante accogliere, particolarmente oggi, quel forte appello con cui Karol Woityla inaugurava il suo pontificato il 22 aprile 1978: "Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!".
 
In questo Natale, dopo aver aperto e spalancato le porte a Cristo, abbiate anche il coraggio di aprire e spalancare le braccia per stringere quel Bambino di Betlemme che viene a donarci il suo sorriso!
Che questo possa essere realtà per ognuno!
 
Infine, ma non perchè meno importante, desidero fortemente e sinceramente ringraziare tutti coloro che, dall'apertura delle Chiese del 31 maggio scorso, hanno messo a disposizione della nostra comunità il loro tempo, le loro energie, le loro competenze, la loro attenzione, la loro pazienza e la loro presenza e aver, così, reso possibili, decorose e sicure le nostre celebrazioni.
 
Non faccio nomi sia perchè sarebbe un elenco molto lungo e sia perchè esiste il reale pericolo di dimenticare qualcuno; perciò a tutti e a ciascuno in particolare il mio GRAZIE!
 
Insieme ai miei stretti collaboratori, don Michele e Luciano, vi diciamo semplicemente: carissimi Auguri!
S. Natale 2020