Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, mercoledì 14 ottobre 2020Ci sono notizie che a volte tolgono tutti i dubbi! I miracoli esistono!! E se ci sono loro, c'è anche dio!!! Non per niente il primo miracolo di Gesù avvenne a Cana, durante un matrimonio. Non abbiamo mai saputo chi fossero i fortunati sposi. Gesù non lo era, non pensiate male: era stato invitato con i suoi apostoli e c'era anche la Madonna.

Da questo episodio abbiamo la certezza che c'è l'intercessione dei santi verso dio per far scaturire i miracoli! In questo caso fu la Madonna ad intercedere direttamente verso Gesù, invitandolo a trasformare l'acqua, in quantità industriale di vino, visto che durante quel banchetto il vino era finito.

 E questo fenomeno della tramutazione dell'acqua in vino, sembra che ci sia ancora, non a Cana durante altri matrimoni, ma nel Vaticano!! Dove risulta che venga consumato il 30% di vino in più rispetto alla Francia, che è al secondo posto nel mondo (l'Italia è terza). Naturalmente il consumo deve intendersi pro capite e non in senso assoluto.

 La popolazione del Vaticano è di sole 842 persone, si registra un consumo medio annuale di vino attestato sui 74 litri a persona. Si tratta del doppio di quanto viene bevuto nel resto d’Italia, e sette volte di più del “vino pro capite” degli Stati Uniti. 

 Non so adesso durante le funzioni religiose quanto vino viene usato prima del rito della Comunione, dai miei ricordi personali, di quando facevo il chierichetto, il sacerdote si faceva versare nel calice alcune gocce di vino. Può darsi che nel tempo la quantità richiesta per ricordare alcuni momenti dell'Ultima Cena siano stati aggiornati, e quindi le poche gocce versate nel calice del prete, nel tempo siano diventate delle gocce di un “certo spessore”.

 Ora, se il vino viene bevuto in quantità molto interessanti, è facile chiedersi quanta acqua viene consumata in Vaticano!! Perchè, se l'acqua bevuta e usata in altri modi nella Città del Papa, è di poca entità, e allora tutto quadra: la tramutazione avviene ancora!! E sarebbe il più grande miracolo di tutti i tempi e non si è mai fermato da 2.000 anni!

 Se invece il consumo pro capite di acqua in Vaticano è nella norma (non penso che superi quello del vino...) e allora il miracolo eterno di Cana in questo caso non esiterebbe. Ma c'è semplicemente la decisione di tanti prelati e affini di acquistare e gustare il vino come meglio si creda. C'è da dire che in questa ricerca fatta dal “California Wine Institute” non si parla di qualità del vino, ma solo di quantità.

 Quindi nulla da dire, se ci fosse qualche dubbio, sulla buona fede dei prelati vaticani: tanto vino sì, ma senza eccedere nel prezzo. Il vino è la  bevanda degli dei, si diceva una volta, o meglio, il nettare degli dei, e in Vaticano questo detto è stato preso alla lettera! A volte per avvicinarsi a dio non bastano tante buone intenzioni, ma serve anche un “spinta gastronomica” che non ci faccia vedere la realtà delle cose con gli occhi, ma con la mente.

 Anche se un po' confusa, annebbiata, poco consapevole. Cosa c'è di meglio di ammirare il mondo, dopo aver bevuto, e commentarlo...

 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio