Mario Ciro Ciavarella Aurelio
San Marco in Lamis, martedì 04 agosto 2020 - (Anche in questo caso, il titolo in dialetto è d'obbligo...)Dalla nascita della Repubblica fino agli anni '70, quando si chiedeva un favore, bisognava recarsi in una delle sezioni come quella nella foto. Era la DC (Democrazia Cristiana) che suggeriva chi potesse essere utile ad ogni tipo di lavoro. Non era l'unico partito che dava delle direttive, ma era quello più indicato.
E quelli che non riuscivano ad avere un favore, erano costretti ad emigrare. E quando l'emigrante ritornava in Patria, spesso lo si sentiva esclamare: “Ah la 'Mocrazia, quant n'ha cumbenat...”, intendendo il suo modus operandi sociale, che “aveva fatto nascere” l'emigrazione verso altri Paesi.
Naturalmente non c'erano favori a disposizione per tutti, ma non sappiamo con quali criteri si identificassero quei soggetti che andassero benissimo per quel tipo di attività. Sia chiaro: il modus operandi del genere è ancora in vigore!!! non è stata l'uscita di scena della DC tanto tempo fa, che ha messo fuori uso recarsi dal politico per chiedere. Non fraintendetemi!!
Prima c'era la “Mocrazia” e adesso ci sono altri partiti... però era la bellezza dell'esclamazione di questa frase che ti riempiva gli occhi di meraviglia. Come quando l'amico di scuola, uno dei tanti in quella famiglia, spiegava di come il padre emigrante, raccontasse in casa tutto quello che aveva trovato nel posto dove finalmente lavorava.
Descriveva l'abitazione (spesso erano delle baracche) dove viveva insieme a tanti altri emigranti, il tipo di lavoro svolto quasi sempre nelle fabbriche in Germania o Svizzera, e i tanti sacrifici ai quali si sottoponeva per potere inviare a casa quasi per intero lo stipendio. In Marchi o Franchi svizzeri.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale fino a pochi decenni fa, l'Italia era una Nazione completamente diversa da quella di oggi: la società è cambiata, come l'economia. E avere un posto fisso nel proprio paese era un vero e proprio miracolo laico. Con la nascita della Repubblica, l'Italia doveva essere rifatta quasi da zero, nel vero senso della parola, e anche i posti di lavoro da occupare venivano dati soprattutto agli invalidi di guerra, poi venivano i reduci con relativa medaglia appesa al petto, e poi tutti gli altri (quelli che alla guerra non parteciparono).
I primi governi erano formati soprattutto da politici Democristiani, che diedero le direttive su come svolgere lo sviluppo di una Nazione appena nata. Era “naturale” che la scelta fatta su chi dovesse lavorare, ricadesse sugli elettori e sui fedelissimi di quel partito. E tutti gli esclusi (soprattutto gli elettori del PCI) non videro di buon occhio le “selezioni innaturali” attuate dai partiti di Governo.
La simpatica frase del titolo è da tanto tempo che non si sente più: adesso forse è più facile ascoltare frasi tipo: “La Lega, razzista, ne combina di tutti i colori”, “I 5 Stelle hanno deluso”, “Matteo Renzi vuole per forza governare” ed altre frasi che non sono assolutamente ad effetto.
Ma l'esclamazione contro la 'Mocrazia, non ha eguali!!!
Mario Ciro Ciavarella Aurelio