Leonardo Coco M5S

San Marco in Lamis, sabato 2 maggio 2020 - Premesso che essere informati sul numero dei soggetti positivi al Covid-19, nel proprio Comune di residenza, dovrebbe essere la priorità assoluta per una corretta e trasparente informazione. L’inoltro dei dati ai Comuni è necessario per garantire la migliore assistenza e mettere in atto tutte le misure previste dalla legge.In quest’ottica, è stato chiesto al Sindaco di acquisire ogni giorno i dati completi, ovvero il numero dei contagiati, il numero dei tamponi eseguiti ed il relativo risultato, anche al fine di determinare con approssimazione la percentuale dei cittadini controllati ed il risultato ottenuto.

L’informazione deve essere un punto di riferimento per ogni pubblica amministrazione che agisce nell’esclusivo interesse dei cittadini, oggi ancora di più, vista la situazione di emergenza. Si perché un cittadino informato è un cittadino consapevole delle proprie scelte, è un cittadino responsabile che con coscienza e senso civico rispetta se stesso e gli altri. Un’informazione completa ed esatta è un dovere deontologico e morale oltre ad un diritto per qualsiasi cittadino.

Pertanto, per correttezza e trasparenza, nell’interesse di salvaguardare la salute pubblica dei concittadini, è necessario comunicare i casi totali dall’inizio della pandemia, il numero delle persone attualmente positive, i numero dei deceduti (purtroppo) ed il numero dei guariti, oltre naturalmente il numero dei casi in isolamento domiciliare, i ricoverati con sintomi e quelli in terapia intensiva, con l’indicazione dei tamponi effettuati e la variazione rispetto ai giorni precedenti. Quindi, fatta salva la necessità di tutelare la privacy, occorre chiarezza sui dati del contagio nell’ambito del territorio comunale per una seria e proficua valutazione oggettiva.

Se le misure adottate danno realmente i risultati sperati, la strada è quella giusta, diversamente in presenza dei dati generici/incompleti, questi ultimi potrebbero generare libere interpretazioni della reale situazione epidemiologica generando “facili entusiasmi” e di conseguenza il mancato rispetto delle giuste e sacrosante “restrizioni” impartite dagli organi istituzionali. San Marco è stato al centro dell’attenzione nazionale per i noti episodi, colpendo principalmente l’onorabilità di ogni singolo sammarchese che merita rispetto e attenzione; dobbiamo difendere il nostro territorio, la nostra tradizione e la nostra storia, per questo motivo il rispetto deve avvenire principalmente dagli stessi sammarchesi che governano questa nostra città. I cittadini hanno il diritto di essere informati e l’amministrazione comunale ha il dovere/obbligo di comunicare, assumendosi la dovuta responsabilità della carica politica ricoperta.

Non vuole essere una polemica, anzi, nello spirito di collaborazione, uno sprono ad adoperarsi nell’interesse collettivo. C’è un silenzio allarmante dell’amministrazione, non solo nei confronti dei gruppi consiliari, ma, sicuramente più grave, nei confronti dei cittadini e dei commercianti che chiedono la riduzione dei tributi e l’avvio del programma per il commercio attraverso il DUC e le risorse che questo strumento può mettere a diposizione per contribuire ad avviare una ripresa economica per tutti e a beneficio di tutti.

Il principale organo comunale di rappresentanza (Consiglio Comunale) non si riunisce da oltre quattro mesi (ultimo il 23 dicembre 2019), si poteva fare anche in videoconferenza per rispettare il distanziamento sociale, per questo motivo i componenti di minoranza non hanno modo, con tutti i dovuti sforzi, di fornire la giusta e concreta collaborazione che la condizione di emergenza richiede, con l’intento di essere uniti verso un unico obiettivo e nell’interesse esclusivo della cittadinanza. Nell’ultimo periodo ci sono state 3 riunioni della conferenza dei capigruppo consiliari, di cui due in presenza l’11 febbraio ed il 6 marzo, ed uno in videoconferenza il 31 marzo per la questione dei buoni spesa. In definitiva i cittadini potrebbero essere confusi ed abbondonati, senza una guida affidabile che oramai ha perso la propria credibilità istituzionale.