Michele Augello

San Marco in Lamis, giovedì 23 aprile 2020 - È vero. La vita in tempi di Coronavirus non è semplice da vivere. La permanenza forzata in casa sicuramente è una realtà poco serena, ma posso garantirvi che operare per la comunità è ormai un esporsi giornalmente al rischio di infezione. Sono triste, deluso e amareggiato, nel continuare a leggere sui social, commenti discriminatori nei confronti del nostro popolo sammarchese. Eppure l'epidemia sta colpendo tante realtà provinciali, regionali, nazionali e internazionali.

Dietro tutto questo inutile frastuono di accuse e offese, verso la mia e nostra città, ci sono persone che non di fermano di fronte al coronavirus. Penso ai nostri operatori sanitari che giornalmente contribuiscono a migliorare la attuale situazione di emergenza, svolgendo il proprio compito presso le strutture dislocate sull'intero territorio di capitanata. Mamme e Padri di famiglia che si sono infettati per curare i pazienti che oggi purtroppo vivono una incertezza di vita, causata dall" essere stati colpiti dal virus. Eppure noi sammarchesi ci siamo chiusi nel nostro silenzio e non abbiamo fatto accuse verso altri.

Poi penso ai volontari, tutti nessuno escluso che, dal 03 marzo ad oggi continuano a servire la comunità. Non è stato per nulla semplice per i Volontari del COC di San Marco in Lamis, mantenere la propria attività sul territorio. La pericolosità del covid-19 rischia giornalmente di mettere fuorigioco i Volontari e conseguentemente con il rischio di fermare le attività di assistenza alla popolazione. Spesso il nostro supporto va oltre i confini del nostro territorio comunale, per necessità e aiuto che ci viene chiesto da colleghi Volontari, amministratori e cittadini di paesi limitrofi, nella consapevolezza di andare incontro a rischi di infezione.

Oggi voglio esprimere un pensiero e voglio difendere la nostra amata San Marco in Lamis. Un popolo altruista, capace e unito che non ha mai discriminato uomini e territori limitrofi. Un popolo pronto ad accogliere qualsiasi richiesta di aiuto e supporto verso chi ne ha avuto e continua ad avere bisogno. Un popolo che ha saputo portare la propria cultura e le proprie tradizioni oltre oceano. Un popolo che non si è mai arreso di fronte alle difficoltà della vita, rialzandosi sempre con umiltà e consapevolezza del trascorso momento buio.

In questo momento difficile per l'intera Capitanata servono attenzioni , compresione , consapevolezza, rispetto e soprattutto serve essere umili di fronte alle disgrazie altrui. Comprendo la leggerezza che in qualche episodio , come comunità abbiamo avuto, ma questo non significa condannare una comunità comunque attenta al problema e al disagio che viviamo . Sono orgoglioso di essere sammarchese e fiero di essere al servizio di una comunità , pur consapevole del pericolo che giornalmente insieme ad altri Volontari affrontiamo nella lotta contro questo " nemico invisibile", animati da coraggio e sacrificio per far sentire meno soli chi sopporta ogni giorno sofferenze e privazioni.

Un pensiero commosso va a chi ha perso la vita e ai loro familiari che continuano a sopportare il dolore di quelle ferite profonde, ormai impresse nella quotidianità. Un augurio di pronta guarigione ai nostri concittadini che lottano contro questo " nemico invisibile" .

GRAZIE