Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, venerdì 3 aprile 2020 -  È strano vedere la Parusia (almeno in tv) che venga sponsorizzata dall’Adidas e dalla Nike(!?) un Gesù sempre ieratico, e come farlo sennò??, che indossa mentre fa ginnastica, tute e magliette con i due loghi sportivi bene in vista. Ero curioso di vedere come fosse stato trattato il Mistero più grande, insieme alla Resurrezione, del Cristianesimo. Infatti la delusione è stata totale: non si è capito nulla!! 

Rimettere “in pista” il Messia per la seconda e ultima volta non sarebbe stato facile per nessuno. E poi, con la seconda venuta tutti i nodi sarebbero venuti al pettine, o se volete, al Giudizio Universale. No, non è facile concepire un Mistero così grande anche con la tecnologia televisiva di oggi e con dei bravi sceneggiatori.  

Nel telefilm, nei primi episodi, sembra che ci sia un minimo di trama accettabile, ma poi man mano che si va avanti con la storia, non sembra che si arrivi ad una via d’uscita: infatti Netflix ha abbandonato la seconda stagione (e come sarebbe potuta continuare questa strana storia??) Inizialmente il nuovo Gesù televisivo si muove bene, soprattutto elargendo messaggi gnostici: pochi li avrebbero capiti. E fin qui c’era un certo interesse a seguire la serie televisiva.

Poi ci si perde: il Maestro tra pochi miracoli fatti, ne viene fuori che sarebbe stato in passato un malato di mente e anche un abile illusionista. Insomma: come si fa a trovare una certa logica in una storia del genere?? Un personaggio che sembra apparire dal nulla, poi si capisce che ha anche delle origini anagrafiche e un fratello che lo sbugiarda davanti alla CIA, a questo punto sembra che il tutto venga spiegato in un modo totalmente umano, niente di celestiale.

Poi arrivano altri miracoli. Poi non si capisce cosa stia facendo. Poi finiscono le puntate della serie. E poi? Booooh??? La seconda serie che era stata concepita dai produttori di Netflix forse non è decollata perché avranno avuto seri problemi con la sceneggiatura: come spiegare tutto, iniziando a far capire bene questa Parusia, in che cosa sarebbe consistita? E mica è facile!!   

Nella teologia cristiana la Parusia indica il ritorno sulla terra di Gesù alla fine dei tempi. La Parusia ricorreva di frequente nella predicazione apostolica. Paolo di Tarso, infatti, nella Prima lettera ai Corinzi sperava di essere ancora vivo all'epoca della Parusia, tant'è che conclude questa lettera con l'espressione “maràna tha”, Vieni o Signore. Ma poi Paolo morì, e la seconda venuta di Cristo ancora non avviene a distanza di 2.000 anni. Con questa seconda venuta, subito dopo ci dovrebbe essere il Giudizio Universale e quindi la Fine dei Tempi. Adesso, televisivamente come si potrebbe concepire un quadro così complesso da convincere i telespettatori che quello che stanno seguendo abbia una logica? È molto difficile!! A parte questo serial, nessun altro telefilm si era immerso in un mistero così grande. Anche perché è molto difficile è quasi impossibile immaginarsi Gesù che ritorna sulla Terra: come sarebbe? Non solo fisicamente ma anche negli atteggiamenti che adotterebbe verso l’umanità.

Ci troveremmo davanti ad un Gesù tale e quale a quello “originale”, oppure una   persona completamente nuova che difficilmente riconosceremmo? Dicevamo che nei primi episodi della serie assistiamo ad un Gesù quasi gnostico. Lo gnosticismo è stata una corrente del Cristianesimo che visse per qualche centinaio di anni dopo la morte di Cristo. Ma poi tutto scomparve: era troppo difficile seguirla!! Però ci sono arrivati dei Vangeli gnostici, come quello di Filippo, Giuda, Tommaso ed altri.

Nel Vangelo di Tommaso lo gnosticismo occupa l’apice del pensiero Cristiano: non si capisce nulla!! E lo dico in senso buono! Questo Vangelo è sconvolgente: sembra un Vangelo scritto in diretta, mentre Gesù era in vita e non decine di anni dopo. Inizia dicendo: “Queste sono le parole segrete che Gesù il Vivente ha detto e Didimo Giuda Tommaso ha trascritto”. E poi seguono una serie di 114 detti di Gesù che solo a Tommaso rivelò!!

Così, inizialmente, il Gesù del telefilm si presenta: e fa ben sperare. Poi diventa troppo gnostico, talmente tanto che nemmeno lui sa cosa stia dicendo e facendo… 

Meglio così: meglio aspettare l’originale…

 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio