Raffaele Fino
San Marco in Lamis, martedì 10 marzo 2015 - A proposito dell’incontro tenutosi a Peschici domenica 8 marzo 2015, va precisato che l’invito è stato inviato dal Sindaco del Comune di Peschici, via fax, venerdi 6 alle ore 11,36 e che non è giunta alcuna convocazione, nei giorni precedenti, da parte del Governatore delle Regione Puglia, Vendola. Il ritardo con cui è stato trasmesso l’invito, unito alla circostanza che il Comune è chiuso il sabato, ha fatto sì che della comunicazione del sindaco di Peschici ne venissimo a conoscenza lunedi. A incontro già avvenuto.
E probabilmente il ritardo nel diramare l’invito è dovuto anche al fatto, probabilmente, che lo stesso riguardava, all’inizio, i comuni costieri, come del resto riferisce lo stesso De Nisi quando riporta testualmente le parole di Vendola, che sono state: “ Oggi sono qui ( a Peschici) per chiedere ai comuni che cosa posso fare, nelle ultime settimane che mi restano come presidente di Regione, affinché il Gargano possa accogliere la prossima stagione turistica al meglio. Credo che il completamento della pulizia delle spiagge sia la cosa più sentita.”
Alzare, quindi, un polverone per un disguido legato, appunto, ai tempi di convocazione che non sono dipesi dal nostro comune, significa, ancora una volta, non affrontare il problema nella sua drammaticità e complessità, problema che non riguarda solo i comuni della costa, ma anche i centri interni come San Marco.
Inutile richiamare l’azione dell’Amministrazione Comunale nelle settimane e nei mesi seguiti all’alluvione. Basti dire che siamo stati sempre presenti, non abbiamo mai snobbato niente e nessuno e che abbiamo avanzato tempestivamente tutte le richieste che andavano fatte. E infatti alcune settimane fa sono arrivati i primi fondi relativi agli interventi di somma urgenza, che sono stati opportunamente vincolati e liquidati.
Parimenti ci siamo mossi sul fronte delle frane. Ben 28, come tutti sanno.
Da parte della Regione Puglia è stato approntato una proposta di contributi, relativa al nostro comune, trasmessa al Dipartimento della Protezione Civile per il provvedimento definitivo.
La proposta prevede:
- l’erogazione del saldo per gli interventi di somma urgenza;
- l’erogazione di somme, per circa 900.000,00€, per la sistemazione delle frane di Via Fiume, Via Marco Centola, Via Livatino, Via Don Matteo Nardella. (Restano escluse tutte le altre frane, comprese alcune che sono oltremodo pericolose);
- l’assegnazione di circa 80.000,00€ al Consorzio di Bonifica Montana del Gargano per interventi di sistemazione idraulica di alcuni valloni.
Conosciamo la proposta, che non è stata ancora ufficializzata, proprio perché ci interessiamo a tutte le problematiche connesse agli eventi alluvionali.
Ma il lavoro da fare è enorme. Ci sono criticità, come quella dell’Ornale, che vanno affrontate con tempestività e con mezzi adeguati, che, ci auguriamo, la Regione e le altre autorità che trattano il rischio idraulico, forniscano al più presto.
Del resto la Regione Puglia conosce bene la situazione di San Marco. Siamo stati uno dei primi comuni a fornire il quadro quasi completo dello stato dell’arte post alluvione. Si aspettano azioni concrete da parte del Governo, dell’Autorità Idrica e dalla Regione Puglia.
Se si vuole bene a San Marco si può venire al Comune, ritirare le richieste avanzate e muoversi sui rispettivi rappresentanti regionali e nazionali per fare arrivare i finanziamenti necessari a mettere in sicurezza il paese.
A proposito dell’alluvione, infine, mi sarei aspettato prese di posizione o richieste relative a problematiche più di sostanza. Per esempio: una riflessione sullo sviluppo urbanistico passato e…futuro soprattutto. Che cosa vogliamo fare dei piani ancora in piedi alla luce del disastro del 4-6 settembre 2015? Perché non si prende posizione in merito a questa problematica? Noi qualche dubbio lo abbiamo avuto e abbiamo , concretamente, coinvolto le autorità competenti per darci una mano a trovare una soluzione. Abbiamo affrontato il problema anche con qualche operatore e pensiamo di investire nelle prossime settimane il Consiglio Comunale.
Per quanto riguarda, poi, l’incontro di Rignano Garganico sull’IMU agricola abbiamo avvisato in tempo il Sindaco di Rignano sull’impossibilità a partecipare e allo stesso tempo gli abbiamo illustrato le azioni che intendevamo intraprendere e la nostra disponibilità più totale a partecipare a tutte le iniziative che potevano essere messe in cantiere. Per raggiungere risultati concreti e perché iniziative di questo tipo non risultassero, alla fine, delle semplici passerelle elettorali, come spesso succede.
Del resto sull’IMU agricola siamo stati uno dei pochissimi comuni, della Regione Puglia e d’Italia, che, oltre a protestare con l’approvazione di un ordine del giorno approvato all’unanimità nel Consiglio Comunale del 16 febbraio 2015, ha adottato un provvedimento ( il n. 14 di C. C. del 16-02-2015) con cui si stabilisce che “non saranno assoggettati a sanzioni quei contribuenti che effettueranno i pagamenti dell’Imposta Municipale sui terreni agricoli e non coltivati relativa all’anno 2014 entro la data del 20 giugno 2015”. Come si vede un provvedimento molto, molto concreto, che va incontro a quanti, non per colpa loro, ma per obiettive condizioni di incertezza, non hanno pagato entro il 10 febbraio l’IMU agricola.. Nel frattempo ci auguriamo, da qui al 20 giugno, che il governo ritiri il provvedimento ( un provvedimento del centrosinistra, lo si ricordi bene) ascoltando la voce che si è alzata, in maniera civile e composta, da ogni parte d’Italia.
Raffaele Fino