Vincenzo Villani
San Marco in Lamis, martedì 10 marzo 2015 - Prendere a riferimento una bella favola per i bambini di ogni tempo e che è stata anche una bella canzone, stona con tutti i momenti belli e spensierati passati e con i ricordi di un periodo della propria vita innocente e felice. Ma tant’è. Nel lontano 2011, era esattamente il 5 aprile 2011, " il più titolato politico della storia d'Italia(c.s.)" candidato alla carica di sindaco della nostra città, intervistato da una radio locale e dai redattori di un sito locale web, tra l’altro affermava: “Faccio un patto con i cittadini sammarchesi, in soli due anni riuscirò a creare nuova occupazione, nuove infrastrutture, più servizi al cittadino (doveva fermare i pullman pieni di nostri giovani che emigravano per cercare miglior fortuna ed invece ha sospeso “la circolare”, unico pullman, che al momento, è fermo) e creare una nuova e forte Polisportiva. In caso contrario, ammetterò i miei sbagli e riconsegnerò nelle mani dei miei cittadini le sorti del paese”.
E, con la sua solita crassa determinazione, così continuava: “ L’occupazione è sicuramente il primo problema, darò tutto me stesso per creare occupazione, ( uno dei primi atti della sua amministrazione fu quello di allontanare 30 giovani che lavoravano presso i Servizi Sociali distruggendo un fiore all'occhiello per S. Marco e di fatto bloccando tutti i servizi) anche per le speranze dei nostri giovani presenti sul territorio che sono ormai stanchi di prendere il borsone e andare via” (successivamente, con un atto inqualificabile ed ignobile, allontanò – complice, anche, la sua Giunta, - un dipendente di una ditta privata che curava un servizio in modo egregio per il comune al cimitero).
In più, “riqualificare le risorse presenti sul territorio, con un mix di fantasia e professionalità” (uniche opere di un certo rilievo in questi 4 anni : l’abbattimento del palco in villa comunale e l’affidamento senza gara, raddoppiando il costo per le tasche dei sammarchesi, del servizio di pubblica illuminazione all’Enel Sole. Bella fantasia). “San Marco ha bisogno, non di una persona che non ha conoscenza della macchina amministrativa”, ( in effetti San Marco si ritrova con una persona che non conosce minimamente la differenza tra una delibera e una determina, tra debito e deficit, o di cosa sia lo spread o il buco dell’ozono -varie trasmissioni televise docet-) “di persone che possono essere bravi professionisti ma che non potranno capire in tempo utile come funziona la macchina amministrativa.
Si perderebbe tempo e avremo costretto altri nostri cittadini ad andare via dal paese, ( intanto nei suoi quattro anni di amministrazione circa 1.300 nostri concittadini sono andati via, siamo passati dai 15.200 abitanti a dicembre 2010 ai 13.900 a dicembre 2014). “Io mi sono messo in gioco perché ho (sic!!) tutta la capacità di far crescere il nostro amato paese. San Marco ha bisogno di una rappresentanza che sappia farsi valere" (in effetti non appena si mette piede fuori dellla nostra amata città tutti ci ridono dietro).
Dopo quattro anni questo è il risultato delle promesse stupefacenti fatte in campagna elettorale, anzi il nostro si cimentò nel 2011 anche in campo sportivo affermando: “Tifo Inter! Ma lo scudetto è del Napoli. Lo merita e sarebbe bello vedere la festa dei napoletani” .
Indovinate chi vinse il campionato a maggio 2011. L’Inter? No. Il Napoli? No. Vinse il Milan. Adesso l’unica cosa buona da fare è chiedere scusa a Pinocchio, a Collodi e , a Jonny Dorelli e a tutti i bambini per l’irriverente paragone, e augurarsi che dalle macerie si possa emergere, di nuovo, con nuovo entusiasmo, con umiltà con l'impegnodi tanti giovani e meno giovani che ancora e nonostante "lui" hanno a cuore le sorti della nostra amata città.