Mario Ciro Ciavarella

San Marco in lamis, mercoledì 8 luglio 2015 -  È appena stato pubblicato un volume di poesie in dialetto sammarchese scritto da Antonio Villani, dipendente Enel in pensione, componente de La Puteca (sodalizio letterario locale). Straordinario viaggio nel tempo, soprattutto nel tempo che fu. Trentuno poesie che ci fanno sentire vivi, in un periodo dominato dalle amicizie… informatiche. Poesie in versi sciolti che non tengono conto della metrica ( e qual è il problema??) sembrano migliaia di flashback che affollano la mente dell’autore.

  Così come sono le nostre vite: episodi singoli che messi insieme fanno delle nostre vite anche… delle poesie. Tutte uniche!!!

 Sono canti che riecheggiano momentanei stati d’animo e storici avvenimenti vissuti come attuali. E in effetti il tempoo… non esiste, ma il divenire delle cose, il tempo è fermo… è dentro di noi, e non passa.

 Analizziamone alcune…

 Nella poesia “Pàrleme” che dà il titolo alla raccolta, si parla di un ritorno al sentimento al di là dei problemi quotidiani che ci sono: … famme sentì cutrusciata, la bella de lla serata...   

 “Na vucella”, è un’ode fatta da un volatile a Dio, che non fa mancare nulla:

… grazie pe llu chiove che li penne ce lava…

 Anche l’emigrazione direttamente legata ai sentimenti per una mamma che vede partire il figlio è contenuta in questa raccolta nella poesia “Pezze de core”:

… jate, sta terra non avasta. E turnate quanne ite fatte fertuna…       

 La religiosità non manca nelle poesie del Villani, “Padre Pio”:

… da sule prijava cu lu demonie nturne…

 Antico quadro di vita quotidiana nella poesia “Alli puzzere”:

… inte ddi vuccale ne calavene de sicchie…

 Lu uardiane” poesia dedicata al convento di San Matteo:

Sope nu tuppe sta nu cummente che non ce sape da quante jave. È uardjane de sta vadda…

 E a pochi chilometri del convento c’è… “La Defenza”:

Ricche de fravele e dde pepparedde, vocche de lupe e sucamele…

 Un’ode anche al nostro promontorio “Gargano”:

… loche dde sante e ccove de brejante…

 Antica religiosità nella poesia “Stabbattematra” (Stabat Mater):

… arriva nu cante forte a attunate che ppure ncele ce sonne affacciate…

 Come ci si fidanzava una volta, lontani anni luce da facebook… “Lu parentate”:

Ammujenate cu mamma a tata e a lla giona de sciascella, massera ima fa lu parentate…

 E così via con altre decine di poesie tutte in dialetto sammarchese.

 La prefazione del volume è stata curata da Antonio Guida e la postfazione da Luigi Ianzano, entrambi componenti del sodalizio letterario “La Puteca” come l’autore.

 

 

                                                                       Mario Ciro Ciavarella