On. Angelo Cera
San Marco in Lamis, lunedì 6 luglio 2015 - Sabato sera si è tenuto un incontro pubblico in piazza Madonna delle Grazie per illustrare la relazione del Responsabile Economico-finanziario del Comune (Ragioniere) e del Revisore dei Conti circa la grave situazione finanziaria del Comune. Tali relazioni, squisitamente tecniche, sono orientate nel senso di prevedere la dichiarazione di dissesto quale soluzione obbligata. L’incontro, voluto dall’Amministrazione Comunale, aveva lo scopo, quindi, di informare la cittadinanza esclusivamente sui dati che emergono dal lavoro svolto da questi organi tecnici ed evitare che, su una materia così importante, continuasse il balletto di cifre che ognuno si inventa a proprio uso e consumo.
Volutamente, quindi, non è stato previsto un dibattito, perché riteniamo che, in questa fase, sia indispensabile che anche le forze politiche convengano sulla “oggettività” dei dati forniti dal Ragioniere e dal Revisore. In altri termini, non abbiamo voluto continuare a generare confusione tra dati oggettivi e valutazioni di altro genere: non è una forza politica che deve dare spiegazioni ad una altra forza politica ed assumersi la responsabilità dell’esattezza dei dati: chiarimenti e contestazioni devono essere chiesti ai tecnici che, con grande professionalità, hanno finora dimostrato grande senso di responsabilità.
Queste precisazioni si rendono necessarie perché alla fine dell’incontro diversi esponenti del PD hanno inscenato una protesta fuori luogo circa la mancata previsione di un dibattito. Noi pensiamo che il dibattito sia necessario e che si debba aprire, ma pensiamo anche che una buona volta bisogna partire da dati contabili e finanziari certi.
Se il PD ha da ridire sulla quantificazione del debito, lo facesse con documenti e nelle sedi formali assumendosi la responsabilità di dire che i funzionari del comune non dicono il vero. Noi non ci stiamo più a “buttare tutto in politica”, a generare false contrapposizioni personalistiche, in modo che non si capisca mai come stanno effettivamente le cose.