Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, giovedì 31 agosto 2017 - Non è facile capire quando un prodotto pubblicizzato dice la verità! Se quello shampoo veramente elimina la forfora oppure riesce “solo” a lavare i capelli, oppure se quell’auto costa veramente il prezzo reclamizzato durante lo spot pubblicitario oppure costa almeno un buon 20% in più. L’Antitrust non sempre riesce a stare dietro a tutti i prodotti pubblicizzati. Eppure da poche ore c’è un prodotto ben messo in evidenza sul quale non ci sono dubbi: una bara, nella quale una volta entrati si sta comodissimi.
Forse all’inizio “dell’entrata” si possono avere dei postumi traumatici di quello che è successo pochi minuti prima (la morte), ma appena entri (o meglio, ti ci mettono dentro) ti calmi. Una calma non apparente ma reale.
La bara pubblicizzata non è in vendita. Nel senso che non si pubblicizza quel marchio, ma si fa sapere soprattutto ad un certo Abid Jee, mediatore culturale tra le due culture: occidente ed oriente, che tutto sta ad iniziare una qualsiasi nuova esperienza (come la morte o uno stupro), ma poi ci si abitua.
Purtroppo dall’11 settembre del 2001 viviamo uno scontro di civiltà, è inutile nascondersi dietro frasi fatte a cazzo dai sociologi (scusate se ho detto nascondersi). Ma la nostra cultura occidentale è in serio pericolo.
Adesso ci voleva anche questo Abid Jee, che vive a Bologna autore di un raccapricciante commento su Facebook a proposito dello stupro descritto come «peggio ma solo all’inizio, poi la donna diventa calma ed è un rapporto normale”, riferendosi a quello che è successo a Rimini pochi giorni fa ai danni di una ragazza. Ecco, adesso ci vengono proposti nuovi orizzonti su quello che è bello e brutto, dolce e amaro.
E le proposte ci vengono infilate nella mente non da quelli che vivono “nel nostro mondo”, ma da quelli che sono venuti da fuori e ci vogliono imporre nuovi stili di vita.
Caro Abid Jee, inizia ad abituarti al nostro stile di vita, dove le donne sono pari agli uomini, e possono truccarsi e vestirsi e andare in giro a relazionarsi con il mondo. Vedrai che questa idea all’inizio non ti piacerà, ma poi ti abituerai.
Caro Abid Jee, inizia da abituarti all’idea che non puoi imporre la tua vita agli altri, se agli altri piace mangiare qualsiasi tipo di carne, mangiala anche tu. Vedrai che quest’idea all’inizio non ti piacerà ma poi ti abituerai.
Caro Abid Jee, inizia a leggere il Vangelo anche se non sei di quella religione. Vedrai che all’inizio non vorrai capirci nulla, ma poi ti piacerà, soprattutto quando leggerai che dio ci ha lasciati liberi di credere o no. Nel Cristianesimo non ci sono imposizioni di sorta!!
Caro Abid Jee, inizia a confrontarsi con coloro che non credono in nulla, ma hanno comunque una coscienza pulita e sono liberi di pensarla come gli pare e piace. Vedrai che all’inizio questa idea non ti piacerà, ma poi ti abituerai.
Caro Abid Jee, il messaggio di quella bara pubblicizzata non è diretto solo a te, ma a tutti quelli che pensano di essere nel giusto. Sappi che la Verità non la consoce nessuno!!! E dico nessuno. Vedrai che questo concetto non ti piacerà, ma poi ti abituerai.
E quella pubblicità della bara è una delle poche cose reali e certe della vita di tutti. Ideata dall’agenzia di pompe funebri “Taffo” di Roma, è una pubblicità non proprio scherzosa. Ma è una pubblicità poco ingannevole!!!
Sound Track: “Pover’ammore” - Carmelo Zappulla
Film recommended: “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman
Mario Ciro Ciavarella