Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, mercoledì 10 maggio 2017 - Tutte le apparizioni Mariane avvenute nel mondo, non sono nulla rispetto alla storia dei tre segreti di Fatima custoditi nelle rispettive buste. È un rompicapo stile storia di spionaggio e controspionaggio, che fa nascere troppi dubbi sull’attendibilità su quello che è stato scritto. Prima di tutto diciamo che i tre segreti della Madonna di Fatima non vennero scritti da Lucia subito dopo le apparizioni, la Madonna apparve nel 1917 ma i segreti vennero scritti, i primi due nel 1941, e il terzo nel 1944.
Ricordiamo anche che i cosiddetti “segreti” non sono tali, ma sono delle visioni. La prima parla dell’inferno, la seconda dell’arrivo di un’altra guerra mondiale, e la terza visione divide ancora molti credenti e non sul suo significato.
La terza visione, scritta su un foglio contenuto in una busta, quella più enigmatica, doveva “essere aperta nel 1960 dal cardinale patriarca di Lisbona o dal vescovo di Leiria”, così come aveva ordinato la Madonna a Lucia subito dopo aver dettato quel “segreto”.
Inoltre la voce di Maria disse che Lucia non doveva scrivere nulla sul significato della visione, sull’interpretazione in cui c’è la scena dove un sacerdote viene ammazzato.
Il plico con all’interno il terzo segreto di Fatima arriva a Roma nel 1957. E da questo momento in poi inizia la spy-story del “segreto dei segreti”. I dati documentali divergono dalle testimonianze comunque attendibili di seri testimoni, il che fa pensare che siano due copie dello stesso testo, o addirittura due testi diversi, conservati in due posti diversi: l'archivio dell'ex Sant'Uffizio e l'appartamento papale.
Il primo papa a leggere la lettera con su scritto il terzo Segreto di Fatima è Giovanni XXIII, durante l'estate del 1959. (Ma la Madonna non aveva ordinato di leggerlo nel 1960?)
Papa Giovanni dopo la lettura del Segreto disse così: “Non do nessun giudizio. Silenzio di fronte a una cosa che può essere una manifestazione del divino, e può non esserlo”. Cioè, non ho capito?? Ma come, la Madonna fa scrivere sotto dettatura a Lucia la veggente i segreti, e il papa ha dei dubbi sulla provenienza degli stessi??
Alla morte di papa Giovanni, nel 1963 venne eletto papa Paolo VI, pochi giorni dopo l’elezione a nuovo pontefice, papa Montini espresse il desiderio di leggere anche lui il Segreto. Ma la busta non si trova!! Ma come, la busta per eccellenza, quella che potrebbe svelarci il futuro dell’’umanità, non si sa che fine abbia fatto??
E meno male che c’era qualcuno informato sui fatti che fa ritrovare la busta con dentro la lettera che tutti attendevamo di poter leggere dal 1917. (Però scritta nel 1944).
Il cardinal Tarcisio Bertone (quello dell’attico) nel testo che ricostruisce la storia del Segreto sulla base dei registri dell'archivio del Sant'Uffizio, ha avuto da sempre seri dubbi sulla provenienza delle busta data a papa Montini .
E sul dubbio di sua eminenza Bertone nasce la possibilità che possano esistere due testi distinti, oppure due copie dello stesso testo conservate in due luoghi distinti, nell'appartamento del Papa e al Sant'Uffizio.
E poi la storia continua confondendosi sempre di più: dalla lettura ufficiale fatta nel 2000 dall’allora cardinale Ratzinger, dove c’è la famosa scena in cui un prete vestito di bianco veniva ucciso, ecc. ecc; fino ad arrivare a papa Ratzinger con qualcuno che gli suggerisce che ci sia… un allegato del Segreto. Come un allegato??
L’allegato sembra che non ci sia (meno male), e speriamo che non venga fuori, altrimenti sarebbe tutto da rifare.
Comunque, tra apparizioni del 1917, quelle degli anni ’40 in cui suor Lucia scrisse per la prima volta i segreti di Fatima; anni fa il segretario di papa Giovanni Paolo II confidò al giornalista Marco Tosatti che non sempre si capisce bene che cosa dice la Madonna e che cosa dice suor Lucia.
(Forse sarà tutto più chiaro quando sapremo i 10 segreti della Madonna di Medjugorje…)
Sound track: “Oceano di silenzio” di Franco Battiato
Mario Ciro Ciavarella