Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, venerdì 17 marzo 2017 -  A volte, per conoscere la Verità, ci rivolgiamo a “quelli” che dovrebbero conoscerla, i defunti. Sono loro che, vivendo in una dimensione non terrena, sono a conoscenza di tutto ciò che a noi viventi ci sta sfuggendo. Passato, presente e futuro, spesso si incontrano in momenti e luoghi poco comuni: durante una seduta spiritica, dove non raramente si mischia sacro e profano: evocazione dei defunti con momenti di sesso.

 Chissà perché per conoscere il futuro di una persona, bisogna anche conoscerla sessualmente!! Oppure, per sapere cosa c’è dopo la vita terrena, bisogna dire a delle signore, che si devono spogliare!!

Forse il corpo di queste donne che siedono, intorno ad un tavolo,  sfiorando le mani di altre persone per formare “la catena”, all’interno si aprono dei libri che, rimanendo vestite, nessuno riesce a leggere. Come dire: la pelle è la copertina dei nostri libri, e l’impaginazione svela il nostro futuro.

Intanto a Torino ultimamente c’è stato un caso (non sono rari) in cui un santone ha approfittato dell’ingenuità (e del corpo) di una donna, durante un rito satanico. E la miscela esplosiva avviene quando si mischiano spiritismo, satanismo e… “ignorantità” della gente!!

Senza dubbio la gente che si rivolge a questi presunti medium e derivati, è quella che ha affrontato di recente un lutto, e non riesce nel modo più assoluto ad elaborarlo in modo “naturale”, ma cerca di trovare un nesso tra perdita del parente e non casualità del decesso.

Cerca, in pratica di consolarsi, pensando che  quella perdita serva ad uno scopo ben preciso. E che nulla succede per caso. Ma sono morti che daranno un senso alle nostre vite. “L’imperfezione” delle nostre vite  vissute fino a quel momento (quello della morte del parente), diventerà perfetta evocando spiriti o ciò che resta di coloro che non ci sono più. I quali ci informeranno su cosa fare o meno delle nostre esistenze.

Dandoci consigli e indicazioni sui luoghi in cui vivono coloro che hanno lasciato la vita terrena. In pratica delle guide spirituali che senza dubbio ci sarebbero utili. Se tutto ciò fosse vero (a saperlo!!)

E certo che sarebbe utile: sapremmo tutto… in anteprima, dell’esistenza di dio, delle anime, dell’aldilà, dell’inferno. Spiriti guida che, interpellati da noi, ci direbbero di tutto. Ed è forse proprio lì il problema: è che non dobbiamo sapere tutto.

Il problema principale durante queste sedute spiritiche è che, da quello  che dicono gli esperti, i demoni conoscendo anche loro tutto di noi (ma solo noi non sappiamo niente di noi??) si potrebbero spacciare per il parente  evocato e dirci cose che inizialmente avvicinerebbero alle fede, per poi sviare su vie “alternative”.

Inoltre, da quello che dice la Chiesa Cattolica, i defunti possono essere visibili ai vivi solo se dio decide in tal senso, anche senza rivolgersi a dei  medium. In quei casi, l’evocazione sicuramente attirerebbe spiriti maligni che non hanno niente a che vedere con i nostri cari defunti.

Come si può ben vedere queste sedute non direbbero molto dell’imperfezione delle nostre vite. Le insidie per cercare contatti oltre la vita, sono troppe. (Continuiamo a parlarci tra noi vivi, anche se spesso non si capiamo lo stesso…)

A Roma, nella chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, c’è il Museo delle Anime del Purgatorio, dove sono conservate delle “prove” dell’esistenza delle anime, che ci contattano toccando con le loro mani(!?) oggetti di noi viventi: libri, tessuti, banconote… e lasciandoci sopra delle orme che rappresentano quasi delle impronte digitali dei… fù.

E queste apparizioni dei defunti, avverrebbero senza l’ausilio di sedute spiritiche, ma solo per volontà di dio. E sarebbero la prova “scientifica” che non c’è bisogna della nostra evocazione per contattare i defunti.

In antitesi alle argomentazioni poste dalla Chiesa Cattolica, ci sono quelle del gruppo “Cerchio Firenze 77”, che si definisce come “una figura ideale che condivide l’insegnamento pervenuto attraverso la medianità di Roberto Setti (Firenze, 1930-1984) che è stato uno dei più completi medium conosciuti”.

In questo gruppo si tengono sedute spiritiche ormai da decenni, durante  le quali i partecipanti giurano che si materializzano oggetti appartenuti ai  defunti evocati. Inoltre, in questo gruppo, per dirla in breve, si parla, tra  l’altro di “divisone di mondi della percezione in piani e sottopiani che si possono classificare nel numero 7”.

Detto questo, la confusione è servita!!! Non sappiamo assolutamente  nulla di quello che esiste, e di quello che potrebbe esistere, non sappiamo  nulla di nulla!!! Solo questo sappiamo.

E di conseguenza cerchiamo di capirci qualcosa durante la nostra esistenza. Lo possiamo fare anche senza scomodare coloro che non ci sono più. La nostra realtà la viviamo qui tutti i giorni.

La nostra coscienza ci porta a vivere dei passati, presenti e futuri che ogni giorno costruiamo a nostra immagine e somiglianza. (Sicuramente imperfetti).

 

Mario Ciro Ciavarella    

 

P.s.: per i giovani, non fate fesserie cercando quello che volete trovare in “luoghi” sconosciuti.