Antonio Del Vecchio

San Marco in Lamis - domenica 5 febbraio 2017 - Ora Joseph Tusiani ha tutte le carte in regola per aspirare al premio Nobel annuale per la Letteratura. Si tratta del settimo che potrebbe toccare ad una personalità italiana , dopo quelli assegnati dall’accademia svedese, nella medesima branca e  in ordine cronologico (dal 1901 ad oggi, tranne gli anni 1940-43 non attribuiti a causa della guerra) , a Carducci, Deledda, Pirandello, Quasimodo, Montale e Dario Fo.

A sostenere  l’ipotesi - desiderio è  Raffaele Cera, provetto uomo di scuola e di cultura, nonché profondo conoscitore del personaggio, per quanto si dirà. Lo ha fatto con un succoso ed applaudito intervento, tenuto, ieri sera, alla ‘serata’ dedicata al 93° compleanno dell’illustre letterato Italo – americano, svoltasi in pompa magna nel Teatro del II.SS. Giannone, a San Marco in Lamis, Luogo, quest’ultimo, gremito a più non posso, per l’occasione, di pubblico selezionato e motivato. Si è cominciato subito con i saluti di rito e in qualche caso anche di sostanza, del sindaco Michele Merla, dell’on.le Michele Galante, questa volta in veste anche di neo Presidente della prestigiosa Fondazione “Angelo e Pasquale Soccio”, Carica, quest’ultima, assunta appena da qualche mese in sostituzione del sunnominato preside Cera, di Sergio Damaro, presidente dell’ associazione ‘amici di  Tusiani’ e dell’omonimo fondo, del Preside Francesco Gorgoglione, in veste di padrone di casa, del segretario dei Lions Club, Leonardo Bonfitto, e dell’avv.to Angelo Ciavarella, mecenate dell’iniziativa odierna e delle borse di studio, di cui si dirà. Quindi, Gorgoglione, Merla e Ciavarella, hanno provveduto, lette le rispettive motivazioni, ad assegnare le borse di studio “Luigi Ciavarella e Rosa Palatella”(genitori dell’avvocato) agli alunni prescelti dall’apposita giuria (di essa facevano parte la scrittrice Grazia Galante e il legale Antonio Daniele).

I vincitori dell’edizione a.s. 2015 -2016 (attualmente universitari  al primo anno) sono: Anna Ceddia, Antonio Donatacci e Miriam La Sala, con il loro studio sul tema del bullismo, intitolato “Le Radici e il Futuro”, opuscolo a stampa distribuito in sala. Hanno ricevuto pure  attestati-ricordo lo stesso Donatacci unitamente a Giuseppe Ciavarella. Tutto questo darebbe la stura – a quanto ribadito -  al ben fare della scuola in tutte le sue discipline e agli alunni di continuare ad arricchire il vivaio delle “eccellenze” de “L’altra Sammarco” già emerse nel corso degli ultimi decenni e sparse in ogni parte del pianeta, a cominciare dallo stesso Tusiani. Dopo di che il conduttore Matteo Coco è entrato nel vivo della serata con la lettura di una poesia, dove il festeggiato Tusiani ricorda in poesia “Per il mio ventesimo compleanno’ il suo trascorso a San Marco. E’ seguita, poi,  la proiezione di  una video – intervista del “festeggiato”  effettuata dalla nipote Paula Tusiana, su iniziativa dell’Anfe (associazione famiglie  emigranti) e da Italy-Tv. Non è stata possibile una intervista diretta via ‘skype’ per guasti tecnici. Tusiani, ha ripercorso in duplice lingua e colpi di fotografie e qualche video i passi salienti dei suoi settant’anni di vita americana e di ‘andate e ritorni’ dalla sua casa sammarchese della “Padula”.

Il tutto accompagnato da una colonna canoro-musicale d’epoca, come l’ultima canzone a chiusura della manifestazione. Circa la candidatura al Nobel di Tusiani, di cui si è fatto cenno, Raffaele Cera, curatore assieme a Cosma Siani del v. In una casa un’altra casa trovo, che racchiude in sintesi la precedente trilogia autobiografica di Tusiani (“La parola antica”, “La parola difficile” e “La Parola nuova”), ha affermato con convinzione che proprio in virtù del predetto ‘romanzo’ dove “l’io si fa uno”, in termine di umanità, creatività e  lingua, Tusiani acquisisce quella notorietà nel paese di origine che non aveva prima per difetto di grandi case editrici alle spalle. Ora con la Bompiani e l’apporto di critici di levatura, quali Martino Marazzi e Francesco Durante, il salto di qualità è compiuto e pertanto merita il premio, come ‘italiano’. Chiuso l’argomento, ha preso la parola Antonio Cera, già preside del medesimo Istituto scolastico, che ha decantato il nuovo trimestrale che gli ‘Amici del Giannone’ si apprestano a lanciare.

Si tratta di “…Si Sapisse…”, diretto dalla giovanissima collega Graziana Coco (sin dal titolo, un modo di dire locale, per raccontare e in questo caso nell’informare,  al posto del solito “C’era una volta” ). Si occuperà di promuovere la politica e la cultura. Tanto si rende estremamente necessario nel momento in cui viviamo, per far risalire la città dal declino e ipotizzare  lo sviluppo con la scoperta dei rimedi occorrenti, semmai con l’aiuto di quelli (i talenti) de’ l’altra Sammarco’. Siamo al numero zero, per il resto si vedrà.