di Gian Pasquale La Riccia

San Marco in Lamis, lunedì 16 gennaio 2017 -  Pur con rinvii e cambi di rotta a causa della neve, fervono i preparativi a San Marco in Lamis in attesa della Notte Bianca del Classico che si svolgerà nella sezione di via della Repubblica dell’IISS Giannone venerdì 20 gennaio. Docenti ed alunni sono coinvolti in questa meritoria iniziativa, tesa a valorizzare la cultura e la formazione umanistica ed a sfatare un mito che vede gli studi classici relegati ai margini della modernità in nome di un falso mito di tecnologia e di scientismo a tutti i costi.

 “Le discipline scientifiche – ci dicono in coro gli alunni del Giannone – sono importantissime per la formazione umana e culturale di noi giovani; ma questo non deve andare a discapito del nostro patrimonio umanistico, che per tanti decenni ha formato illustri cittadini e professionisti italiani. Con questa iniziativa vogliamo far conoscere l’aspetto più interessante e coinvolgente della nostra scuola e mettere in scena quello che sui libri studiamo: una commedia plautina, da noi rivisitata, l’attualizzazione del Simposio platonico, la rappresentazione di un canto dell’Inferno dantesco. E tanto altro ancora.”

A parte ciò, i promotori di questa iniziativa hanno in programma dibattiti sull’utilità degli studi classici, la presentazione di un libro di poesie in latino dell’autore sangiovannese Pasquale Gravina, oltre a concerti dal vivo e illustrazione di piatti e cibi della tradizione greco–latina. Non mancheranno, certamente, visite guidate alla realtà scolastica e la visualizzazione dell’importante biblioteca in dotazione al classico, realizzata dell’insigne e compianto latinista Michele Coco, già preside di questa istituzione scolastica.

Non un semplice Open Day, come se ne fanno tanti in questa fase di iscrizione all’anno scolastico 2017/2018, ma la realizzazione di un progetto per far conoscere la sezione classica e presentare ai genitori e agli alunni della scuola media quanto può produrre la formazione umanistica. Perché la cultura dei nostri padri ha ancora tanto da offrire alle nuove generazioni.  

  

Gian Pasquale La Riccia