Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, martedì 20 dicembre 2016 - C’era una volta un signore che dicendo qualsiasi cosa, lo si poteva credere o meno. Sulla parola. Era (ed è ancora) un atto di fede. Si crede a prescindere, senza vedere o toccare nulla. Questo signore è Gesù di Nazareth. Bastava che dicesse: “Alzati e cammina”, che la persona interessata a quelle parole, si alzava. Non aveva dubbi su quello che aveva appena ascoltato, si alzava. Sulla parola.
Oppure, poteva dire sempre Gesù: “Va’ a casa tua, il tuo servo è guarito”. Il centurione al quale erano rivolte queste parole, credeva senza dubbio al miracolo appena fatto. Poteva anche non ritornare a casa sua per constatare di persona la guarigione del servo. Il centurione credeva. Sulla parola.
Ora, non voglio fare paragoni uguali o simili a quelli che ho appena detto, ma qualcosa che somigli all’attendibilità delle nostre parole, potrà essere da domani un lasciapassare al nostro modo di essere e di vivere.
Da oggi ci basterà dire di essere uomini o donne (a nostra scelta!!) e sarà tutto preso sulla parola. Direte: embè? E allora? E qual è il problema?
Il “problema” è che lo potrete dire anche se biologicamente non siete uomini o donne. La vostra identità sessuale sarà solo ed unicamente una vostra opinione. Checché ne dicano i vostri organi genitali!!!
Mi spiego meglio: il Tribunale di Ragusa ha deciso che si può cambiare sesso anche senza sottoporsi ad operazioni chirurgiche atte a tale scopo. Cioè, un uomo potrà “diventare” donna anche senza togliere… (ci siamo capiti). E viceversa.
Il tutto sulla parola. Basterà andare all’ufficio anagrafe e informare, chi di dovere, che da quel momento per voi è tutto cambiato (senza cambiare nulla proprio lì!!)
Sinceramente io non so dove arriveremo. In un futuro non lontanissimo potremmo dire e fare tutto quello che vogliamo. Basta dichiararlo, senza nessun riscontro da parte di alcuni. Sulla parola.
Allora, perché avere dei dubbi sui ministri che sulla parola dichiarano di essere laureati? Crediamogli!! Dobbiamo credere a quelli che cambiano sesso solo nella loro testa, senza cambiare nulla dal punto di vista sessuale, e non dobbiamo credere ai nostri ministri che dichiarano di essere laureati, che hanno scalato l’Everest in solitaria e che sanno tutte le tabelline a memoria anche al contrario??
Nei casi dei ministri o comunque gente di potere in vista, appena eletti, subito andiamo a verificare se fosse tutto vero quello dichiarato. Invece, se qualcuno ci dice che da 5 minuti si sente… diverso, lo crediamo senza abbassargli i pantaloni??
Da domani dirò di avere un conto in banca da un milione di euro, e pretenderò dalla banca di essere creduto. Altrimenti la denuncio.
Dirò che avanzo da un politico che conosco io, il posto di lavoro che mi aveva promesso 10 anni fa, e pretenderò quel posto. Altrimenti lo denuncio.
Dirò che ho giocato nell’Inter e che ho segnato 567 gol in 10 anni di carriera, e pretenderò di essere creduto. Altrimenti denuncio la squadra.
Dirò che al Polo Nord ci sono arrivato prima io di tutti gli altri, e pretenderò di essere creduto. Altrimenti denuncio il National Geographic.
Dirò di essere stato il primo ad atterrare sulla Luna, e pretenderò di essere creduto. Altrimenti denuncio la NASA.
Dirò di avere incontrato E.T. e di averlo portato a casa mia quando lui diceva: “Telefono, casa”, e pretenderò di essere creduto. Altrimenti denuncio la TIM, Vodafone e Wind che mi chiamano tutti i giorni per farmi cambiare gestore telefonico.
Pensandoci bene, io penso che domani dirò che è tutto sbagliato ed è tutto da rifare. Ma proprio tutto. Le certezze stanno diventando delle opinioni.
E le opinioni qualcuno ce le vuole vendere come certezze. Il caos sta diventando totale. Credetemi sulla parola.
Mario Ciro Ciavarella