Antonio Del Vecchio
San Marco in Lamis, sabato 17 dicembre 2016 - ‘Festa grande in famiglia’ per l’artista Nick Petruccelli, a San Marco in Lamis. E questo per il simbolico ritorno a casa del fratello Peter, artista pure lui in Australia, dove viveva ed operava sin dal 1956. Lo sarà, infatti, non in persona, come già accaduto nel 2007 o come egli avrebbe voluto farlo tante volte, allorché preso dalla nostalgia dell’emigrante, ma tramite le sue opere ossia con un catalogo e una mostra. Come risaputo, l’artista nato nel 1934 e vissuto in paese fino agli anni della sua prima giovinezza, è venuto meno nel 2013.
A presentare l’uno e l’altro ci sarà Gaetano Cristino, principe dei critici d’arte di Capitanata, e non solo. Tutto questo permetterà di far conoscere ed apprezzare ai suoi compaesani e all’Italia intera uno dei suoi artisti emigrati tra i più rinomati ed originali. Ceramista d’eccezione per l’uso e l’elaborazione del bucchero, si è espresso nel resto dell’arte figurativa con diverse tecniche e generi creativi. Ecco il programma: mercoledì 21 dicembre, alle ore 17.00, anteprima della mostra presso il Minimuseo di Via Bux, 1; venerdì 23 dicembre, ore 11.00, inaugurazione della mostra presso il Centro Ludico Artigianale di Via Pozzo Grande. A seguire, si terrà presso la Sala del Centro Anziani (piano superiore-Villa Comunale) la presentazione del catalogo coll’intervento del citato critico Cristino.
La mostra resterà aperta fino al 2 gennaio 2017. Il tutto si è avvalso del sostegno finanziario dell’avvocato Angelo Ciavarella di Milano, del patrocinio del Comune e dell’apporto organizzativodi : Labe, Minimuseo e II.SS “Pietro Giannone”. Come già scritto, l’ultima volta che l’artista venne in paese fu nell’estate del 2007. In tale occasione l’ insigne ospite ebbe modo di visitare, nella vicina Rignano, assieme alla consorte Mary Pancoast, il Museo paleolitico di Paglicci, di cui ne sapeva in teoria più di noi locali.
Di esso apprezzò tantissimo sia i graffiti (stambecco, nido con uova insidiato da un serpente, scena di caccia, ecc.) , sia la pittura parietale con ocra rossa dei Cavalli (l’unica in Italia), trasferendo in lingua i suoi rilievi ed impressioni alla compagna della sua vita, che di tanto in tanto annuiva, visibilmente soddisfatta per l’apprendimento. Ecco le altre notizie che apprese dall’interessato.