Movimento 5 Stelle SMiL
San Marco in Lamis, Venerdì 9 dicembre 2016 - Ancora un triste primato per la nostra cittadina giunta alla frutta e definita da molti anche il paese della verdura, perché solo quella è rimasta. Oggi, anche il più grande Parco dei Dinosauri presente in Italia è chiuso. Un’opera nata per dare uno slancio alla già precaria economia del nostro paese e che invece sta cadendo miseramente nella solita burocrazia e nei litigi dei “quartieri alti della politica BADIALE”.
A buon intenditor poche parole! Sono passati già alcuni giorni dal tanto agognato incontro con l’Ente Parco (a scadenza già avvenuta per le sorti della gestione del parco dei dinosauri), e nulla si muove; intanto senza uno straccio di bando il parco resterà chiuso alla mercé degli eventi naturali e non! Un “doppietta” come si dice in gergo calcistico, dopo il triste epilogo che sta vivendo il Parco Avventura di Borgo Celano. Anche il più blasonato, quello dei dinosauri, si sta accingendo a vivere una stagione che porterà come sempre all’inguacchio politico quale soluzione ultima e unica percorribile. Ahimè, un triste primato per il nostro paese che proprio non riesce a far diventare le occasioni di crescita uno strumento utile per la collettività.
Sarà perché ubicato in quel di Borgo Celano, visto che ultimamente anche il seggio elettorale è svanito nel nulla? Sarà pure perché, chi dovere, non ha fatto nulla per ripristinarlo? Vabbè soliti discorsi!! Come al solito la giunta Merla lascia scadere i termini dei bandi (peraltro segnalati dal M5S con diverse istanze!) e, in questo caso, una convenzione (conclusasi nel mese di novembre u.s.!), a cui si poteva dare seguito discutendo nuove soluzioni con largo anticipo e sempre rispettose della legge.
Noi però non ci rassegniamo, non possiamo e dobbiamo rassegnarci, il referendum ne è stata una testimonianza importante. Il territorio è dei cittadini, non dei politicanti per caso o per professione; quella politica che ormai trova dibattiti solo per aumenti di aliquote, di libretti di circolazione da rinnovare e quant’altro: “è colpa tua, no è colpa di chi c’era prima, no! E’ colpa di chi c’era ancora prima…” e bla bla bla, fino alla preistoria. Tutto ciò solo ed esclusivamente per buttare fumo negli occhi ai cittadini, gli stessi che hanno posto la fiducia nei confronti di professionisti della politica e delle “cricche”. E come sempre, ancora una volta, ad essere penalizzato è “il solito territorio, i soliti cittadini”.
Ma se per una volta fossero i responsabili a pagare? Noi ci proveremo con tutte le nostre forze… “e su questo, ve lo possiamo garantire” (cit.)!