Artefacendo
San Marco in Lamis, lunedì 14 novembre 2016 - Il noir è un sottogenere dei film gialli degli anni quaranta, quelli girati in bianco e nero, che mettevano in enorme evidenza l’eterno conflitto tra bene e male. È così anche per i film di questa rassegna? Chiariamoci: NO! In questo caso il noir va inteso interiormente, come sentimento umano che completa l’uomo, e che lo rende grande e miserabile allo stesso tempo. È il lato oscuro che ci portiamo appresso, la nostra ombra personale.
Questa “deformità” può essere alimentata dalla società, dalla famiglia, dal nostro carattere. È inutile negarne l’esistenza. Ecco il perché di questi film. Più che un’apologia del genere, diremmo piuttosto che si tratta di un’analisi oggettiva, una riflessione da più angolazioni, per conoscerla meglio.
Il primo film scelto è “NON ESSERE CATTIVO” di Claudio Caligari 2015 (giovedì 17 novembre). Capolavoro uscito postumo, narra le vicende di degrado e abbandono di strati sociali appartenenti a qualche anno fa, ma che sono specchio attualissimo del nostro tempo. Un film crudo, che mostra la perdizione dell’animo umano, in cui gli spiragli di una rinascita fanno fatica ad emergere. Un fango melmoso che contagia e appassiona.
Il secondo in lista è “SUBMARINE” di R. Ayoade 2010 (giovedì 24 novembre). Gioiellino sconosciuto, appartiene al genere indipendente. Una pellicola britannica che fa dello humor nero e della drammaticità dell’adolescenza i suoi punti di forza. Colonna sonora pazzesca e trovate originali, questo film deve essere riscoperto a ogni costo!
Il terzo in elenco è 1981: INDAGINE E NEW YORK, di J.C. Chandor 2014 (giovedì 1° dicembre). Film d’altri tempi magnifico. Gli anni ottanta sceneggiati alla grande, con costumi, ambientazioni e atmosfere ad hoc. Corruzione e atti violenti sono gli ingredienti principali, durante l’inverno, durante la lotta per restare integro.
Chiudiamo con CALVARIO, di J.M. McDonagh 2013 (giovedì 8 dicembre). Già solo per le immagini vale la pena di vederlo, questo film. Un’Irlanda mozzafiato fa da proscenio ad una vicenda tragica, il calvario annunciato si rivelerà un cammino commovente. Un miscuglio sapiente di humor inglese, tragicità e implicazione filosofiche. Film splendido, che resterà nella vostra mente per un bel po’ di tempo.
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