Angelo Cera

San Marco in Lamis, giovedì 3 novembre 2016 - La Giunta Comunale di San Marco in Lamis, con deliberazione n. 126 del 31.10.2016, ha prorogato il contratto per il riscaldamento di scuole ed edifici pubblici, scaduto il 26 settembre, fino al 31 dicembre di quest’anno. Questa proroga non va bene e la dice lunga su una prassi oramai consolidata al Comune di San Marco di prorogare contratti ed incarichi con la scusa che non c’è stato tempo o che le nuove norme sugli appalti sono complicate. Ma, proprio questo caso dimostra che si tratta di una scusa.

 Questo contratto è stato stipulato, con una certa leggerezza, 11 anni fa da un commissario prefettizio e, pertanto, si sapeva da molto della sua scadenza. Infatti, già la mia amministrazione aveva interessato gli uffici competenti perché si attivassero, anche in considerazione dei costi che non ci sembravano concorrenziali rispetto ad altre offerte (ma, vista l’imminenza della scadenza, non abbiamo voluto offrire l’occasione per innescare un contenzioso).

Quindi, il contratto è scaduto il 26 settembre, ma solo il 31 ottobre la Giunta, in carica da 5 mesi, si ricorda di prorogarlo. Vorremmo vedere le carte per prendere atto anche noi “dell’avvenuto compimento degli atti iniziali previsti dalla legge, già effettuati da parte dei competenti Uffici Comunali” (soprattutto quando gli uffici si sono svegliati).

Vorremmo vedere anche la lettera con la quale la Società che gestisce questo servizio ha fatto la sua offerta di € 70.000,00 + IVA fino al 31 dicembre, considerato anche che nel frattempo la situazione è cambiata rispetto ad 11 anni fa perché molti edifici scolastici non funzionano più (Borgo Celano, San Domenico Savio, ecc.). Noi abbiamo l’impressione che, quando arriveremo al 31 dicembre, si dirà di nuovo che la cosa è complicata e che ci vuole altro tempo e così, di fatto, ci sarà un’altra proroga fino alla fine del periodo di accensione del riscaldamento.

Inoltre, in questo contratto si parla anche di canoni che il Comune doveva riscuotere e la ditta pagare per il servizio di distribuzione del gas. Sono stati pagati questi canoni? Da quali documenti si può vedere se sono giusti?Della vicenda, però, un fatto ci piace: quello, cioè, di ricorrere alla CONSIP per la nuova gara, come del resto prescrive la legge. Ma, cittadini, vi ricordate quello che dicevano il PD e accoliti quando noi siamo ricorsi al MEPA (mercato elettronico pubblica amministrazione) e abbiamo dovuto accettare la migliore offerta CONSIP per la pubblica illuminazione? Erano o no solo maldicenze di chi è abituato a calunniare e diffamare, come si dimostrerà nelle sedi opportune?

Un’ultima cosa: le proroghe valgono per tutti, ma l’assessora al contenzioso ha ritenuto di non estendere un incarico ad un avvocato per una questione (suolo della caserma dei carabinieri) già di fatto definita, impegnando per il nuovo incarico la bella cifra di € 10.000, 00 (e poi non ci sono soldi per la circolare!). Chissà perché: l’assessora lo dovrebbe spiegare bene.