Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, giovedì 13 ottobre 2016 - Fino al 12 ottobre del 1492 non ci sono tracce storiche di eccidi compiuti dall’uomo. L’Olocausto, messo in atto dai tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale, rispetto a quello che dovettero subire le popolazioni indios delle Americhe, è roba da dilettanti. L’America non venne scoperta da nessuno: quando Cristoforo Colombo pose il piede per la prima volta su quella terra sconosciuta al resto del mondo, il continente chiamato poi America, già c’era!!!!!
Da quel giorno ha inizio il più grande eccidio della storia: epidemie, guerre, assassinii, torture, schiavitù, espropri. Il tutto con la consapevolezza di quello che veniva perpetrato. No ho mai capito perché gli storici continuano a scrivere sui libri che nel Nuovo Continente agirono i Grandi Conquistatori!!!
Conquistatori di cosa? Hanno distrutto, tra l’altro, migliaia di scritti dei primi nativi americani, togliendoci tutta la loro storia. E in tempi più recenti i pellerossa vennero chiusi in riserve indiane. E rimase su quel suolo solo la “civiltà occidentale”.
Non capsico come possa la mente umana concepire concetti come libertà, fraternità e fesserie umane varie, quando poi agisce in modo completamente opposto.
Come quando si evangelizzavano gli indios: lo si faceva torturando e stuprando le loro donne. Il 12 ottobre di ogni anno, dovremmo solo vergognarci di quello che venne fatto da quel giorno nell’Anno Domini 1492 in poi.
Colombo piantò sulla spiaggia dove sbarcò una croce: forse un presentimento su quello che le popolazioni indigene dovevano ancora subire. Una croce che forse è ancora lì, insabbiate su quella spiaggia e che difficilmente qualcuno troverà.
Quel crocifisso si sarà vergognato di essere diventato un emblema della “civilizzazione” da parte dell’uomo. Ed è per questo che non vuole essere ritrovato. È ancora nascosto da qualche parte e forse riemergerà dalla sabbia quando un altro popolo “riscoprirà” quel continente.
Magari in uno stato di abbandono, poiché la stessa “civiltà” portata nel Nuovo Mondo, sarà la causa della sua stessa distruzione.
Mario Ciro Ciavarella