Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, lunedì 3 ottobre 2016 -  Sappiamo tutto o quasi dei primi uomini che hanno fatto la storia  dell’umanità. Adamo il primo in assoluto. Colombo il primo a sbarcare in America (veramente sono arrivati prima i vichinghi, comunque…)  Armstrong il primo a mettere piede sulla luna. Edmund Hillary il primo a scalare l’Everest. Edwin Obert Peary il primo a raggiungere il Polo Nord, e tanti altri primi uomini (o donne) che non tutti conosciamo.

  Sono stati dei personaggi che hanno fatto delle imprese vere e proprie,  mettendo spesso a rischio la loro vita, escluso Adamo che è stato il primo “a sua insaputa”: non ha fatto nulla per esserlo!!

 Personaggi che sono stati i mattoni sui quali si è consolidata la nostra specie ed ha superato come intelletto tutte le altre esistenti sul nostro pianeta.

 Però, c’è un primo uomo che pochissimi sanno della sua esistenza. Questo perchè non ha fatto nulla di speciale: nessuna montagna scalata e nessuna invenzione nel suo curriculum. Ma gli è bastato posizionarsi davanti ad una telecamera e farsi riprendere. Si tratta di William Taynton, professione fattorino.

 È stato lui a proporsi per farsi filmare da  John Logie Baird, un inventore inglese. Il tutto avvenne il 2 ottobre del 1925 in Inghilterra, a Bradford. L’immagine venne inviata a distanza (non si sa di quanto) formata da 28 linee. Il principio è lo stesso di quello che oggi avviene con una comune scansione meccanica. E ci fermiamo qui con la descrizione tecnica di questa prima trasmissione televisiva. Anche perchè non è questo che ci  interessa nel presente articolo.

 L’immagine che è rimasta alla storia (e che vedete in questo articolo) somiglia ad un ectoplasma, un fantasma che giunge da lontano e che sembra non voglia andare via. Eppure di questa immagine non è rimasto nessun ricordo. Nessun programma televisivo mostra il viso del fattorino  inglese come il primo “modello” che si prestato all’esperimento. È strano.

 È un viso ormai dimenticato, o meglio: mai conosciuto. Negli archivi televisivi delle tv di tutto il mondo, penso che si custodisca quasi tutto quello trasmesso e registrato: eventi politici, sportivi, bellici… eppure  questo volto quasi nessuno l’ha mai visto.

 Ma la storia della tv è partita da qui, da quest’uomo che si offrì volontario!! Come volontario?? Perché c’erano dei pericoli in vista  mettendosi davanti ad una telecamera “primordiale” dell’ingegnere John Logie Baird? Forse si pensava che, siccome l’immagine veniva trasmessa, e quindi inviata, c’era il pericolo che il viso della persona ripresa potesse viaggiare nello spazio, e il corpo non ripreso potesse rimanere lì, davanti alla telecamera??

 Sarebbe stato bello saperlo se ci fossero stati dei timori di questo tipo. Oppure si poteva perdere un po’ della propria anima, durante la ripresa. Così come la pensavano i pellerossa, che non volevano farsi riprendere  dai “buoni e bianchi”, dopo la conquista del west. Se dovevano essere ritratti su delle tele, gli indiani si mettevano in posa; ma appena vedevano delle macchine fotografiche davanti a loro, scappavano. 

 Non penso che nella mente del fattorino William Taynton ci fosse l’aspirazione di diventare una stella della tv, la quale venne prodotta in modo industriale decenni dopo.

 Allora, perché William Taynton si posizionò davanti alla prima telecamera della storia della televisione? Secondo me perché voleva vedere se la sua  immagine migliorasse con la ripresa e soprattutto con la trasmissione della stessa. Era il viaggio della nostra immagine trasmessa che poteva fare la differenza: nel tempo e nello spazio, quella immagine poteva cambiare, così come il tempo che trascorre cambia le nostre vite.

 Immagine più trasmissione della stessa, forse ha fatto sorgere nella mente del fattorino davanti all’obiettivo, che la sua vita sarebbe cambiata arrivando  a destinazione.

 Una vita dove  William Taynton non era più un fattorino, ma il direttore di quell’ufficio. Un avanzamento di carriera causato dalla velocità della  sua immagine “sparata” nell’etere. Come dire: se vivo più velocemente  degli altri, guadagnerò tempo e la mia carriera potrà anch’essa avanzare in modo più veloce.

 Non sappiamo come continuò la storia di William Taynton dopo quella prima ripresa televisiva in assoluto. Ma siccome quella foto nessuno la conosce, penso che il fattorino rimase tale. Così come rimangono tali le vite di tanti protagonisti della tv, da sempre. 

 Non penso che un’immagine possa cambiare molto della nostra vita. È  solo un’immagine, tra le tante che formano un album lunghissimo che ognuno di noi ha della propria esistenza.

 

 

                                                                                Mario Ciro Ciavarella