Antonio Del Vecchio
Borgo Celano, giovedì 29 settembre 2016 - Attivo il vivaio e la mostra sulla flora garganica, a Borgo Celano (San Marco in Lamis). A constatarlo con estremo piacere e curiosità sono stati i partecipanti all’incontro sul dissesto idrogeologico, svoltosi, come noto, nella tarda mattinata di ieri presso l’attiguo stabile, già sede del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, fortemente voluto e realizzato negli anni ’50 su iniziativa e stimolo del Generale della Forestale Latessa di Monte Sant’Angelo e di Padre Gerardo Di Lorenzo, superiore e restauratore del Convento di S.Maria di Stignano (fonte di storia orale).
Immerso nel verde che circonda il fabbricato si estende, infatti, un vivaio di quindicimila piante circa, dove sono rappresentate quasi tutte le specie botaniche esistenti nel Promontorio. Si parla di 2.200 ceppi, che rappresentano il 35% del patrimonio della flora nazionale. Come risaputo sul Promontorio , per via di un microclima particolare, alcune essenze vegetali riescono a vivere in condizioni non riscontrabili in altre parti dello Stivale (faggete, pini d’Aleppo, querce, cerri, lecci, ornelli, frassini, carpini, olmi, agrifogli, castagno, piante di sottobosco e fiori, tipo le orchidee, ecc. A mostrarci quelle più note ci ha pensato l’addetto, commentando una per una il tipo di reimpianto e soprattutto i pregi della pianta interessata.
Dopo di che ci si è spostati al fabbricato a due piani situato in alto ad Ovest del fondo, dove in varie stanze erano allestite in vetrina i semi di alcuni di esse. Come per esempio i semi di pistacchio, raccolti al Calderoso. L’addetto ci ha spiegato che questo frutto è assai diffuso e potrebbe essere sfruttato anche a livello artigianale per la produzione del famoso e gustoso gelato al pistacchio ed anche in cucina per la preparazione di talune ricette. Alle pareti erano appesi a vista tantissime foto e pannelli illustrativi, corredate di scheda e nome scientifico.
Insomma, si ha di fronte un archivio di sapere scientifico che potrebbe arricchire di molto l’attrattiva turistica del Borgo, già segnato come stazione di cura climatica ed oggi meta insopprimibile per il turismo scolastico con la presenza dell’ormai noto Parco dei Dinosauri. Dunque, come istituzioni ed associazioni del posto armiamoci e partiamo verso questo trascurato obiettivo di arricchimento del bagaglio didattico- culturale nostro ed altrui!