Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, mercoledì 7 settembre 2016 -  Vedete, i “mestieri” più difficili sono: la mamma, i mariti (o le mogli) traditi, l’emigrante, giocare a palla prigioniera(?!) (per me era difficile), l’insegnante precario, il “palo” in un atto delinquenziale, e adesso si è aggiunto il politico onesto. Il Movimento 5 Stelle ci aveva dato l’illusione che fare il politico onesto non potesse essere un’attività difficile: bastava non rubare e dire sempre la verità. E in effetti è così, basta solo la volontà di comportarsi bene, il resto viene da solo.

 Eppure il politico onesto è diventato in poche ore un altro mestiere difficile. Sapete perché è difficile? Perchè quando si comanda, la mente e la coscienza dell’uomo si alterano. Le sinapsi del cervello creano collegamenti mai provati prima.

 Alterano la realtà e la personalità di quelle persone che quasi improvvisamente si ritrovano a fare e a dire cose mai pensate prima. È come se le vite degli altri dipendessero da loro.

 Quasi un delirio di onnipotenza, che nel tempo non va scemando, ma aumenta, se aumentano anche gli incarichi ricevuti. Fare il politico onesto è diventato una rarità, ci saranno pure, ma siccome sono rari… nessuno li conosce(?!)

 Sicuramente i politici onesti sono quasi tutti quelli che stanno all’opposizione, a qualsiasi livello: da un semplice consiglio comunale fino all’ONU (se lì sono previste maggioranza e opposizione, non lo so).

 Dall’opposizione è facile dire “come si fa e come si dice” in tutte le occasioni. Le mani, di quelli dell’opposizione, sono pulite: è certo, non toccano nemmeno un centesimo!!! I soldi li gestiscono quelli che comandano e decidono nelle maggioranze.

 Con tutta la buona volontà, un politico che entra per la prima volta in un consiglio comunale come al Palazzo di Vetro dell’ONU, ce la mette tutta a fare come coscienza comanda. Ma appena alcuni suoi “simili” (altri politici) si avvicinano per iniziare una qualsiasi riunione per decidere una qualsiasi cosa, il politico onesto inizia a mutare.

 E il mutamento è naturale, è logico, fa parte dell’uomo che interagisce con altri uomini, i quali stanno per decidere le sorti di altri uomini ancora, i quali non ne possono più delle decisioni che prenderanno i loro “superiori” e iniziano a chiedersi cosa sia successo, sul perché di quelle decisioni “fuori dalle regole del gioco” .

 Ci vorrebbero parlamenti e giunte a qualsiasi livello tutte fatte da politici… all’opposizione!!! Tutti politici che non comandano, ma obiettano qualsiasi decisione presa dagli altri. Solo che in questo caso gli altri chi sono??

 Ci vorrebbero amministratori “senza portafogli”, come si diceva una volta di ministri che non potevano “produrre opere”, in pratica nelle loro mani non passava nemmeno un centesimo, ma avevano solo rapporti con altri dicasteri (questi sarebbero i sicuri politici puliti!!!)

 Anche sul Movimento 5 Stelle sembra che stiano per cadere le prime ombre della sera. I politici di questo movimento non parlano più da alcuni giorni. Forse stanno ripensando che essere diversi dagli altri non è poi così facile. E non è facile!!! Purtroppo per tutti.

 Sta calando un grande silenzio anche su di loro e dentro di loro, soprattutto. Si cercano le parole per spiegare il perché l’assessore di Roma all’Ambiente Paola Muraro era già indagata per reati ambientali, e il sindaco di Roma Virginia Raggi l’ha coperta, nonostante sapesse tutto da alcuni mesi.

 il silenzio a volte serve per cercare le parole giuste. Ma anche per allontanarsi da parole già dette e che non hanno avuto l’effetto tanto desiderato.

 Il politico del futuro potrebbe essere quello che non parla mai, ma fa soltanto. E una volta che ha fatto, qualsiasi cosa, potrà finalmente dire: “Questo l’ho fatto io!!” 

 

                                                                                   Mario Ciro Ciavarella