L' Assessore Dott. Michele Nardella

San Marco in Lamis, domenica 4 settembre 2016 - In riferimento a quanto dichiarato dal consigliere comunale Nicola Potenza (al quale rinnovo nuovamente, amichevolmente e simpaticamente l’invito ad essere meno “social” ed a fare, come promesso più volte pubblicamente, più “network” – nel senso di “fare squadra” – “lavorare in gruppo”- possibilmente nelle sedi istituzionali deputate al confronto politico – consiglio comunale e commissioni consiliari-), circa gli aumenti delle tariffe di alcuni servizi a domanda individuale, si rendono necessarie alcune precisazioni.

 1. SERVIZIO DI REFEZIONE (MENSA) SCOLASTICA Il consigliere Potenza afferma che la Giunta Comunale del 23 agosto 2016, con delibera n. 101 avrebbe eliminato alcune fasce ISEE basse/intermedie con conseguente accorpamento delle stesse a fasce ISEE più ampie e quindi soggette ad incrementi tariffari maggiori (leggo di presunti aumenti anche del 40%!!).

In realtà questa Amministrazione non ha modificato il numero e l’ampiezza delle fasce ISEE ma soltanto apportato lievi aumenti tariffari al fine di coprire una percentuale maggiore del costo del servizio, così come imposto dalla normativa vigente per gli enti dissestati. Più precisamente, è stato il precedente consiglio comunale con deliberazione n. 27 del 16.05.2016 ad approvare, con i voti favorevoli della maggioranza che sosteneva l’amministrazione Cera, le tariffe dei servizi a domanda individuale per l’anno 2016 apportando una modifica proprio al numero ed all’ampiezza delle fasce ISEE. Per cui, il confronto va fatto con quella deliberazione consiliare e non con quella di giunta n. 48 del 18.04.2016 (superata dalla deliberazione del consiglio comunale):

 

Quindi, come emerge chiaramente, l’incremento massimo è del 10% circa e solo per due tipologie di utenti, per tutti gli altri utenti non ci saranno aumenti oppure saranno del 5% massimo. Con queste tariffe l’Ente dovrebbe essere in grado di coprire circa il 60% del costo del servizio.

2. TRASPORTO SCOLASTICO La Giunta Comunale, con delibera n. 101 del 23.08.2016 ha aumentato le tariffe del servizio di trasporto scolastico in quanto le precedenti tariffe approvate dal consiglio comunale il 16 maggio 2016 (3 settimane prima delle elezioni e quindi in piena campagna elettorale…) coprivano solo una piccola parte del costo del servizio, rendendolo praticamente insostenibile economicamente per un Ente dissestato come il nostro. I cittadini devono sapere che, dopo una fase, iniziata negli anni '80, nella quale gli enti erano tenuti ad approvare la misura percentuale della copertura dei costi con tariffe o contribuzioni, l'art. 45 del D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 504 ha stabilito che dal 1° gennaio 1994 sono sottoposti al rispetto del tasso di copertura dei servizi solo quegli Enti che si trovano in situazione strutturalmente deficitarie: pertanto, solo per tali Comuni, tra cui ovviamente San Marco in Lamis, è prevista una copertura dei costi da parte dell'utenza non inferiore al 36%.

Qualora questi Enti non realizzino tale rapporto tra ricavi e costi, essi saranno soggetti a sanzioni. Pertanto l’aumento delle tariffe in questione si è reso necessario per rispettare i vincoli previsti dalla normativa vigente. Si stima che in questo modo la percentuale di copertura del costo del servizio sarà di circa il 50%, superiore al minimo previsto dalla legge ma comunque al limite della sostenibilità economica per un Ente dissestato come il nostro. Ovviamente qualsiasi amministratore vorrebbe erogare i servizi pubblici gratuitamente o quasi!! Nella realtà però si è costretti a confrontarsi con la grave situazione finanziaria dell’ente ed a chiedere ai cittadini il loro contributo per poter erogare un servizio che, nonostante gli aumenti tariffari, continua a gravare per il 50% sul bilancio del comune.

Tuttavia data l’importanza del servizio, questa amministrazione ha ritenuto opportuno contenere gli aumenti al fine di venire incontro alle famiglie più bisognose (per le famiglie con redditi bassi parliamo di aumenti di circa € 12/15 al mese, vale a dire meno di € 0,50 al giorno). Infine, a proposito della mancanza di “correttezza” dell’amministrazione di avvisare i potenziali utenti circa gli aumenti deliberati, giova ricordare che al Consiglio Comunale compete stabilire il tasso di copertura dei servizi pubblici a domanda individuale, mentre alla Giunta residua la competenza a definire il quadro economico finanziario dei servizi con la determinazione delle tariffe che garantiscano un gettito che copra i costi dei relativi servizi nella misura percentuale fissata dall’organo consiliare. Pertanto, trattandosi di proposte della Giunta al Consiglio Comunale, le stesse potrebbero essere oggetto di modifiche e quindi la determinazione delle tariffe definitive è rinviata alla deliberazione dell’organo consiliare che nelle prossime settimane si riunirà per approvare tale atto.

Detto questo, nelle sedi competenti si potranno proporre modifiche ed integrazioni atte a rendere più sostenibili economicamente i servizi a domanda individuale, sia per il comune che per i cittadini, senza però dimenticare che le stesse devono comunque rientrare nell’alveo dello stato di dissesto finanziario deliberato l’anno scorso dal precedente Consiglio Comunale. Qualsiasi proposta/osservazione che vada in altra direzione sarebbe puramente demagogica e dannosa per il nostro comune e per l’intera cittadinanza.

L’Assessore al Bilancio Dott. Michele Nardella