Massimiliano Nardella

San Marco in Lamis, lunedì 29 agosto 2016 -  Il Convento di San Matteo - punto di riferimento della comunità sammarchese, garganica e foggiana sotto il profilo religioso, pastorale e socio-culturale - perderà i frati francescani di una vita, ben voluti e stimati dal primo giorno che misero piede nel santuario che domina la valle di San Marco in Lamis. Dopo 62 anni padre Nicola verrà trasferito a Stignano, dopo 35 anni andrà via anche Padre Gabriele; sono in procinto di trasferirsi i sacerdoti Pietro, Francesco e Bernardino. Unica nota positiva è la permanenza del bibliotecario Padre Mario.

 Ne arriveranno di nuovi, ma questo non basta, almeno per ora, a lenire il dolore dei fedeli e degli amici, che non si danno pace e per questo hanno comunicato il dispiacere di un “taglio netto e totale” attraverso una lettera inviata agli organi superiori di Roma e al reverendo padre della provincia di Foggia, Alessandro Mastromatteo. Da un passaggio emerge la rabbia della comunità locale: “Siamo abituati all’alternanza dei frati come da tradizione francescana, ma la sorpresa di questo cambiamento ha tutto il sapore di una rimozione in massa con modalità punitive. Questo lo troviamo immotivato e immeritato”.

La notizia ha scosso i fedeli, che si dicono preoccupati per il futuro: “Questo taglio così netto e totale romperà l’armonia di un rapporto costante che ha portato tanti frutti”. Si legge ancora: “Non intendiamo minimamente entrare in problematiche e decisioni che non spetta a noi sindacare, però come popolo di Dio, al cui servizio anche i frati si sono dedicati, ci dispiace questa rimozione in massa, prima di tutto per la sofferenza che provocherà nei frati, bravi e disponibili”

 Perché interrompere un rapporto che la comunità locale definisce “magnifico e affettuoso”? “Faccia qualcosa per risolvere questa situazione, le saremmo immensamente grati” è l’appello finale degli amici dei frati che a settembre lasceranno il Monastero situato alle pendici del Monte Celano (fonte foggiatoday.it)