Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, venerdì 19 agosto 2016 -  Sinceramente è da poco che sono riuscito a capire il perché delle missioni spaziali. Nel 1969 l’uomo sbarcò sulla Luna (facendo ritorno) e tra pochi anni andrà su Marte (rimanendoci!!!) Ma come, con tutto quello che c’è da fare, da capire e da salvare sul nostro pianeta ce ne andiamo a passeggiare su altri? Eh, sì!! Per il semplice motivo che su altri pianeti non c’è la nostra specie, quella umana, e quindi è più facile viverci!!

 Stiamo studiando il modo per raggiungere e vivere su altri pianeti  sapendo che lì non ci sono nostri simili. Stiamo praticamente non esplorando altri mondi, ma scappando dal nostro!!!

Parrebbe proprio di sì. Sono missioni di sopravivenza del genere Homo, sopravvivere scappando dai nostri simili. Siccome non riusciamo a risolvere i problemi umani, ce ne andiamo dove gli umani non ci sono: si dovrebbe vivere meglio e di più, altrove!!

Ecco a cosa servono i missili della NASA: a scappare dalla Terra!

Ormai le troppe foto di disastri umani fatti soprattutto in Medio Oriente che tutti i giorni ci lampeggiano negli occhi, non aggiungono nulla di nuovo: siamo costretti a ripeterci all’infinito. Ci stiamo vomitando addosso sempre le solite parole che ormai non hanno più senso.

Stiamo cercando, esplorando altri pianeti, di incontrare altre forme di vita intelligente (noi non entriamo in questo elenco!) per poter vivere come è giusto che sia.

Per poterci far dire da forme di vita intelligente cosa sia giusto e cosa no. Considerato che da oltre 200.000 anni l’uomo ancora non lo sa! Abbiamo  bisogno di maestri di vita… extraterrestre.

Imparare a pensare in modo diverso e unilaterale, nel senso: tutti allo  stesso modo. I punti di vista che c… significano????

“Il mio punto di vista!”, ma come parliamo? ma che stiamo a dire? Ma cosa vogliamo?

“Secondo me!”, e cioè? cosa vuoi dire? parla chiaramente!

”Nella misura in cui!”, e quindi? quale  misura? abbiamo misure diverse?

“Ciò che è giusto è giusto!!”, e cosa è giusto? Tu lo sai?

A me sembra che abbiamo bisogno anche di maestri di vita di scuola…  elementare. Insegnanti di altri pianeti che ci insegnino a parlare e ad esprimerci in modo unilaterale, cioè: allo stesso modo. Senza relativismo.

Ecco perché andiamo oltre il nostro pianeta, per cercare insegnanti che ci dicano che la Verità è una sola, e non un accordo fatto da alcuni potenti della Terra. Esploriamo l’universo mandando segnali oltre il visibile in attesa che qualcuno ci risponda: “Ma che state a fa’??”

È quel “Ma che state a fa’?” che ci manca. E non aspettiamo altro che ci arrivi questa risposta e poi subito dopo qualche suggerimento per intraprendere la retta via.

Se riuscissimo ad incontrare materialmente (stringendogli la mano) oppure tramite messaggi onde-radio, altre civiltà, queste saranno  sicuramente civiltà più progredite della nostra, che hanno potuto  ricevere i nostri missili per farli atterrare lì. Oppure avranno strumenti molto sofisticati se hanno potuto ricevere i nostri messaggi suddetti.

E se sono civiltà ancora vive e vegete e molto più progredite di noi, evidentemente lo sono poiché sono superiori alla nostra, e quindi migliori in tutto e per tutto.

Civiltà con più esperienze della nostra e dispensatrici di suggerimenti per vivere meglio. Senza i nostri “Secondo me…”

Tra pochi anni andremo su Marte, e i terrestri che ci andranno rimarranno lì per sempre: missione di sola andata. Per me è una missione inutile: gli umani-astronauti in viaggio verso Marte si scanneranno tra di loro già nella navicella spaziale, prima che la stessa tocchi il suolo marziano. Sono umani!!!! Specie inferiore del pianeta terra!!!

Dovremmo cercare ancora, e quando ci risponderà qualcuno dallo spazio profondo dicendoci: “Sì, qui c’è vita intelligente!”, potremmo partire verso quel segnale.

Possibilmente uno alla volta, già in due discuteremmo su chi deve… scendere per primo sul nuovo pianeta.

 

                                                                    Mario Ciro Ciavarella 

 

P.s.: nella foto uno dei tanti bambini vittime della guerra in Siria, ad Aleppo, scampato ad un bombardamento: un’altra prova che sulla Terra non c’è  vita intelligente!