Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, mercoledì 3 agosto 2016 -  Se non si appare non si è nessuno!!! Visibilità, estetica, forse dialettica,e possibilmente un’ottima inquadratura fatta da mano esperta. Sembrano i requisiti per partecipare ai casting dei programmi televisivi  nati negli anni 2000 dal “Grande Fratello” in poi. Dove l’immagine deve avere un impatto forte sul pubblico, o almeno sugli esperti del settore che devono selezionare questo o quel concorrente da mandare in onda.

  Dal “Grande Fratello” i cosiddetti reality show hanno invaso tutti i canali televisivi. Riuscendo a dare alla fine, al pubblico televisivo, tanto show e  poca reality: quasi tutti i programmi erano pilotati dalla regia per far aumentare l’audience televisiva.

 E ora si va oltre: dopo “Matrimonio a prima vista”, dove si facevano sposare REALMENTE coppie che non si erano mai viste prima dell’incontro sull’altare il giorno del matrimonio; adesso si sta   “registrando” in due istituti scolastici di Prato e Pistoia un “format didattico” inventato dai due dirigenti scolastici degli istituti suddetti, che potremmo intitolare: “Il Grande Provino”.

 Dove, tramite un filmato della durata di due minuti, si può concorrere alla “chiamata del preside” e quindi poter insegnare in quei due istituti. Basta poco: farsi videoriprendere stando in piedi (a figura intera!!!), ed elogiarsi su tutto quello che si sa fare in ambito scolastico!! Tutto qua.

 E tutto questo sarà sufficiente ai due presidi per decidere chi è capace e chi no ad insegnare!!!??? E perché a figura intera??? E perché magari non solo l’audio senza farsi vedere in video???

 Diciamolo subito: il fatto che i presidi possano chiamare, indipendentemente dal video inviato o meno, chi c… gli pare e piace senza tenere conto delle tante graduatorie infinite che esistono in Italia… è una stronzata!!!! Adesso ci si mettere anche la presenza fisica come requisito per poter insegnare!!

 Il problema di fondo non è il provino dell’insegnate, ma è la legge che ha permesso ai presidi di fare gli “sceriffi”. Questo è il problema vero e proprio. Poi, i presidi entrano nella parte e diventano, in questo caso,  anche: registi, direttori della fotografia, estetisti, scenografi, stilisti e scelgono la migliore interpretazione in quei due minuti di video-presentazione degli aspiranti insegnanti.

 E allora, insegnati o aspiranti tali che volete farvi valutare “in lungo e in largo” dai due presidi di Pistoia e Prato, prima di mettervi sotto i riflettori della vostra videocamera, dovreste esercitarvi a dare il meglio di voi stessi, allenandovi ad imparare a memoria alcuni momenti memorabili della cinematografia di tutti i tempi. Dove: recitazione, impostazione vocale, trucco e fotografia hanno dato il meglio!!!  

 - Imparate a memoria il monologo dell’Amleto (quello di “essere o non essere”, per intenderci). E se lo recitate anche al contrario si dovrebbe sentire la voce dei Beatles quando cantano “Obladì Obladà”.

 - Imparate a memoria e recitate solo… con la vostra ombra (fate inquadrare la vostra ombra) il monologo di “Apocalipse Now”. Dove Marlon Brando fece altrettanto (solo che usò Vittorio Storaro come fotografo…) Quando inizia dicendo: “Io ho visto degli orrori…”

 - imparate a recitare la parte del film “Psyco” di Hitchcock, quando lei fa la doccia e guarda nella telecamera, fino a quando la troupe del film capisce che… l’acqua era troppo calda, e apre quella fredda. Ecco il perché delle urla. Il sangue finto non serve per il vostro provino “presidenziale”.

 - Imparate a recitare a memoria il monologo finale del film “Blade Runner”, quando il replicante Roy Battyfa fa riferimento al suo passato nei corpi militari speciali “extramondo”. E il monologo lo potreste cambiare così: “Io ne ho viste di cose che voi Presidi non potreste immaginarvi: istituti scolastici in combattimento e in fiamme   all’affissione delle graduatorie dei supplenti/

 Auto in combustione  causata dai raggi Beta balenare al largo nei cortili delle scuole/ vicino ai gabbiotti dei bidelli/

 E tutti quei momenti non andranno perduti: ma saranno ripetuti/ Fino a quando non verranno chiamati gli insegnanti con più anni di servizio/

 E tutti quei momenti saranno stampati come lacrime nelle graduatorie/

 E’ tempo di supplire!!!”

 

 

                                                                    Mario Ciro Ciavarella