Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, lunedì 1 agosto 2016 -  E’ inutile: il discorso lo puoi prendere da qualsiasi verso, ma non ci ricavi nulla. Un solo dio, tante divinità, casualità, destino, sia fatta la sua volontà (e quale??), l’importante è credere, l’importante è avere coscienza in quello che si fa, l’importante è… Ci stiamo ancora pensando su cosa sia vero o falso, giusto o sbagliato, realtà o illusione. Aggiornamenti sui “Credi”, dogma da rivedere, musulmani estremisti e moderati. Cristianesimo con i suoi tanti derivati. Ed ebrei che ci stanno ancora sbattendo la testa contro il muro (del Pianto) aspettando il loro Messia.

 Poi, quando la situazione sta degenerando, con buona pace dei puristi e tanta gioia per i relativisti!! ci riuniamo e preghiamo lo stesso dio!!??

Va be’, però ditelo! Ditelo che è inutile fare distinzioni tra religioni. Ditelo che dio è UNO SOLO, poi non dovete accusare i fedeli delle altre religioni che sbagliano!!

Poi non dovete evangelizzare, a cosa serve convincere gli altri se la divinità pregata e venerata è uguale per tutti????? E quindi non si può e non si deve giudicare le “credenze” degli altri!!! Eregendosi a custodi della Verità!!! ( e chi la conosce la Verità??? imbecilli e presuntuosi…)

E così, ieri 31 luglio nell’Anno Domini 2016 cattolici e musulmani hanno pregato insieme nelle chiese della Santa Romana Chiesa. Non saprei cosa abbiano recitato esattamente i musulmani durante il rito cattolico.

Se anche loro hanno recitato il Credo, oppure se hanno ripetuto a voce bassa qualche passo del Corano. Il discorso è serio. Si rischia di mischiare il “sacro” per alcuni con il “profano” per altri.

C’è bisogno urgentemente di una Chiesa Unica e Universale. Magari fondendo il “buono” di ogni religione, in modo che alla fine riusciamo ad ottenere una Religione Premium (quella con il pacchetto completo!)

Pensandoci bene, fino a pochi anni fa esisteva un tizio che stava già progettando qualcosa del genere. Si chiamava Sai Baba. Peccato che sia morto nel 2011, altrimenti la sua idea di unificazione di tutte le religioni del mondo (almeno quelle monoteiste) poteva essere portata a conclusione.

All’anagrafe questo santone indiano risulta chiamarsi Sathya Narayana Raij Ratnakaram nato nel 1926 in un piccolo villaggio indiano, e diceva di essersi reincarnato due volte, però adesso è morto “di nuovo”.

Però sappiamo che essendo induista, dopo la morte anche lui si è reincarnato (o succederà in futuro) in un’altra persona che magari è già nata. Insomma, il discorso della reincarnazione è complicato almeno quanto quello della resurrezione!!! Diciamolo…

Il nostro Sai, più volte tra un miracolo e un altro (anche lui li faceva) diceva che la sua venuta non serviva per fondare una nuova religione, ma per unificare quelle già esistenti.

Appunto!!! Qualcuno di buona volontà che continui il discorso di Sai, non c’è?? Ci risparmieremmo un sacco di morti in attentati e vivremmo tutti in santa pace, almeno come quei soggetti raffigurati nelle pubblicazioni dei Testimoni di Geova (come “La torre di Guardia”).

Dove si vedono bimbi e adulti che giocano e vivono serenamente con leoni ed agnelli. Bisognerebbe sapere in chi si è reincarnato Sai Baba per poter contattare questo bambino (di 5 anni) che porta dentro di sé l’anima del santone indiano.

E speriamo che il santone indiano si sia reincarnato in un essere umano, altrimenti il discorso potrebbe complicarsi se si fosse reincarnato in un animale!!! (la reincarnazione prevede anche questo, avete visto che è un concetto ancora più complicato della resurrezione??)

Però, però. Quali frutti ha lasciato in questa valle di lacrime prima di partire non sappiamo per dove, per poter considerare il signor Baba una persona buona e giusta??

Miracoli, materializzazioni, bilocazione. Come indizi partiamo bene. Il suo cavallo di battaglia era quello in cui faceva apparire dal nulla la “Vibhuti”, la cenere sacra indù!!

Più che dal nulla la faceva cadere dall’interno di grossi vasi che venivano “grattati” dalle grosse mani del santone in oggetto. Questa cenere sacra appariva e continua ad apparire anche su quadri che raffiguravano Sai, esposti in ogni angolo dl mondo, e non solo lì vicino a lui quando era ancora vivo.

E il saio di Sai Baba aveva delle maniche talmente grandi che dentro ci poteva nascondere… un elefante nano. (Però gli elefanti non li ha mai fatti apparire! Non avrà voluto… non ci avrà pensato…)

Dalla sua bocca faceva uscire delle “Lingam” (sfere d’oro dalla forma ovale), lo stesso fanno anche i nostri prestigiatori occidentali. Però, non sappiamo l’origine dei due fenomeni: chi consoce il trucco e chi invece è in buona fede. È lì la differenza!!

Qualcuno potrebbe obiettare: “Se è per questo anche l’illusionista David Copperfield ha fatto “sparire ed apparire” la Statua della Libertà”. Ma cosa c’entra, quelli sono trucchi altamente tecnologici che costano milioni di dollari, non sono “trucchi” da santoni indiani. Non c’è nulla di paranormale nei prestigiatori occidentali, lo dicono loro stessi!!i

Inoltre il nostro Sai, ha fatto tantissimo per il prossimo: ha costruito ospedali in India, il “progetto acqua potabile” depurazione e distribuzione dell’acqua in oltre 1000 villaggi indiani. E l’apertura di scuole di ogni ordine e grado.

Mmmh… sembra che sia l’uomo giusto per completare quello che aveva iniziato… nelle sue vite precedenti e non finito. Tutto sta nel trovare questo ragazzino di 5 anni circa e di ricordargli quello che aveva iniziato alcune vite fa.

Anche un animale ci andrebbe bene (se si fosse reincarnato in un’altra specie diversa da quella umana): tra animali ci intendiamo!!!

Mario Ciro Ciavarella