Antonio del Vecchio
San Marco in Lamis - venerdì 1 luglio 2016 - Festa grande per il 45° compleanno della Biblioteca Comunale, a San Marco in Lamis. La stessa è ospitata, come noto, da circa venti anni nel moderno ed accogliente Palazzetto della Cultura che ospita ed ha ospitato, tra l’altro, altre importanti istituzioni e fondazioni che hanno segnato la vita culturale della città. Prima di tutte, la Fondazione “Angelo e Pasquale Soccio”, organizzatrice dell’evento.
Lo è, oltre che per le attività di promozione che di tanto in tanto mette in calendario, soprattutto per la sua voluminosa biblioteca, donata alla pubblica fruizione, a differenza di tante altre che sono rimaste private, da parte di chi è ritenuto uno dei più grandi letterati del Novecento Italiano, ossia Pasquale Soccio. C’è poi, il CDEC che, oltre a custodire un fornito archivio di documentazione sull’Emigrazione, tiene in vita i Fondi Levi e Tusiani e il mitico periodico “Frontiere”. Il tutto è diretto dal docente- scrittore - saggista Sergio D’Amaro. Fino a qualche tempo fa era sede pure dell’associazione “Jazzlamis” diretto dal patito batterista ed emerito prefetto, Luigi La Sala.
Dulcis in fundo, c’è ciò che resta degli ex-Crsec della Regione Puglia, cioè la biblioteca dei ragazzi e il fondo di storia locale, ancora utile per assicurare il servizio continuo e specialistico ad una larga fascia di utenti, non avendo mai funzionato le cosiddette biblioteche scolastiche per assenza di personale specialistico in sede. Dalla fine degli anni ’70 sino alla definitiva chiusura del Crsec, avvenuta nel 2010, notevole ed incisivo è stato l’intervento dell’anzidetto Centro non solo a livello comunale ma anche distrettuale e per qualche tempo anche dell’intero Gargano, compresa Manfredonia. Delle miriadi attività promozionali messe in campo, ora non restano che i libri di storia locale, tradizioni, BB.CC, ecc., rintracciabili nelle biblioteche pubbliche regionali e nazionali.
Ecco alcuni testi: Tommaso Nardella, La Capitanata tra reazione e brigantaggio (1860 – 1864), 1988; Arturo Palma di Cesnola, Paglicci / Mostra iconografica permanente, opuscolo, 1988; idem, 1998; Salvatore Grifa, Il Casale di Sant’Egidio, 1989; Arturo Palma di Cenola, Paglicci Rignano Garganico, volume, 1988; idem, 1992; Angelo Capozzi, Paolo De Angelis e Mario Delli Muti, I proverbi a San Giovanni Rotondo, 1997; idem, I Pupari di Capitanata, 1997; Giovanni Scarale, La Voria, 1993; Michele Rinaldi, Piccolo Vocabolario Sangiovannese, 1999; La Via della Memoria, videodocumentario (trasmesso anche su Rai 3) sui Beni CC. del Distretto, regia di Giorgio Lupo, con testi di Salvatore Grifa, P.Mario Villani e Antonio Del Vecchio, 1988; I portali./Memorie di pietra nella vita quotidiana di San Marco in Lamis (1997, 2e.1999); Rignano Garganico/ Tra pietre e segni della storia (1999);
Natale tra ieri e oggi/Tradizioni usi e costumi di Rignano Garganico (2000); E così ho lasciato la mia terra/ Voci, volti e ricordi degli emigrati di San Marco in Lamis e di Rignano Garganico (2001); Bande e gruppi musicali di San Marco in Lamis (2005); E così ho lasciato la mia terra/ Voci, volti e ricordi degli emigrati di San Marco in Lamis, Rignano Garganico e San Giovanni R. (2006); Dal paese al mondo/ Storie di vita di emigrati di Rignano Garganico (2006); Italy Italien Italie Italia/L’emigrazione dalla Capitanata tra il secondo dopoguerra e gli anni’70 (2007); Rignano Garganico /Viaggio segreto nel più piccolo comune del Gargano (2007);
La Via Sacra del Gargano nella storia e nelle leggende (2007); Rignano Garganico/Tra pietre e segni della storia (2 e. 2009); Padre Pio e Rignano (2009); Padre Pio e Rignano, seconda edizione ampliata (2010); G.Cammerino: La Valle Cantata (1991) e Coppe della Rosella (1994); Arturo Palma di Cesnola /cittadino onorario di Rignano Garganico (1990); Rosedda / Costumi garganici, romanzo di G. Ricci, nuova ed. a cura di (2001); Così si dice/va, dizionario di P.Gentile (2002); Mai più/Testimonianze di Internati Militari Italiani scampati ai lager nazisti (2008).
Giovanni Scarale, Zinannà, 2000. Vi sono infine, una serie di quaderni redatti in proprio su una serie di attività attinenti al speleologia, l’archeologia in grotta, il dialetto, le colture agricole montane, ecc. Quindi, parlare solo di biblioteca comunale, a molti appare estremamente riduttivo, anche perché in città operano sul medesimo fronte altre importanti istituzioni private. Il riferimento è alla Biblioteca di San Matteo (oltre 80 mila vv.), a quella di Tommaso Nardella e all’altra di Antonio Motta. Insomma, in questo campo San Marco è per l’intera Capitanata una vera e propria “Capitale della Cultura”.
Il “ricordo” , come preannunciato da altra fonte, avrà luogo domani sera, 29 giugno, nell’Auditorium “Soccio”, il sindaco Michele Merla, Matteo Coco, Michele Galante, Matteo Ciavarella, direttore emerito della struttura, e la docente Barbara Massaro.