Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, lunedì 13 giugno 2016 -  A volte ci si dimentica di come si conta, di saper mettere in fila dei fogli di carta, di saper scrivere, e di ricordare quello che si è fatto pochi minuti prima. Sembrano i sintomi di alcune patologie messe insieme, invece è “solo” quello che è successo domenica scorsa a Crotone, durante lo spoglio elettorale. Non ci si trova ancora ai conti dopo una settimana dalle votazioni!!!

  Ma come è possibile??? Si vota almeno da settant’anni in Italia e ancora non sappiamo come si fa?? E come se nulla fosse, i politici candidati a queste elezioni senza ancora un risultato certo, continuano a confabulare   sugli apparentamenti per il ballottaggio di domenica prossima!!??

 Ma se ancora non sapete chi andrà al ballottaggio cosa discutete??? Mistero della mente umana!!! Sempre se domenica prossima si voterà!!!

 Il bello (se così possiamo dire) è che fino a venerdì scorso (due giorni fa) era tutto a posto(!!??), ma poi all’ufficio elettorale della città calabrese qualcuno si è accorto che i conti non tornavano (Meglio tardi che mai, chissà se questo impiegato è ancora vivo…)

 Il numero delle preferenze superava quello dei votanti!!! Mistero dell’addizione. Addirittura 9 sezioni dopo 13 ore di scrutinio ancora non terminavano l’operazione!!! Ma cosa è successo a Crotone???

 Sembra un episodio del telefilm “Ai confini della realtà”, dove si cerca di capire se le quattro operazioni, nel tempo, hanno sempre la stessa validità. Oppure bisogna aggiornarle.

 E una marea di errori sono stati registrati nelle preferenze: chi leggeva un nome e chi un altro.

 “Voto per la lista Crotone International e preferenza data a… Spadafora”, dice il presidente del seggio.

 “Faccia vedere… non mi sembra Spadafora ma Spadavecchia”, protesta un rappresentante della lista “Crotone e non cretini”.

 “Dice Spadafora e non Spadavecchia”, insiste il presidente del seggio.

 “Ma quanti anni ha questo candidato?”, chiede il rappresentante di prima.

 “Se è quello che dico io ne avrà una settantina”, risponde il presidente del seggio.

 “E allora è Spadavecchia!, mettete questa preferenza tra le contestate”, si impone sempre lo stesso rappresentante.

 “Andiamo avanti con lo scrutinio. Voto per la lista Cotone anche a Crotone, preferenza per il candidato Chiappetta”, così legge il presidente del seggio.

 “Chi è Chiappetta?”, chiede il solito rappresentante.

 Se non sbaglio è una ragazza, Chiappetta Samantha”.

 “E allora non è lei, la Samantha che conosco io… non è chiappetta. Anche questa preferenza che venga messa tra quelle contestate”.

 “Andiamo avanti con lo scrutinio...”

 Improvvisamente va via la luce per due ore in un istituto che ospitava alcune sezioni. Ma perché?? E solo lì?? Sarà stato in quel momento che le preferenze… si sono moltiplicate??

 Con il buio le schede hanno preso vita e si sono… accoppiate, facendo nascere… delle schedine (questa mi è venuta male, n.d.a.) Vedete che c’è da riflettere: la luce va via e in quelle sezioni succede di tutto.

 Ma anche volendo imbrogliare durante il broglio (i due termini si somigliano!!), ma come si fa a fare qualcosa di illegale al buio? Ed è qui che entra in campo il famoso mago “AbaCalabria”, specializzato nel dare nuova vita a schede elettorali passate… a miglior vita.

 Il mago “AbaCalabria” che si trovava nei seggi di quell’istituto è riuscito, durante il black out, a moltiplicare le schede. Anche i defunti elettori si erano fatti “vivi” per esprimere le loro preferenze.

 Tra i votanti c’erano anche nelle liste degli elettori: Franco Estinto, Generoso Passo, Vincenzo Chirieleison, Maria Pace Eterna, Caterina Messa di Suffragio, Lella Trapassata, Antonio Requiem, Enzo Compianto, Michele Una Prece, Sandro Corona ed altri fu elettori.

 Quando la luce ritornò, nessuno riuscì a capire come mai quei nomi erano apparsi sui registri degli aventi diritto al voto. Con relative schede votate nelle urne.

 Il mago AbaCalabria sparì, i defunti-elettori pure, e adesso tocca ai vivi capire i misteri di questo mondo (elettorale).

 

                                                   Mario Ciro Ciavarella