Pasquale Spagnoli

San Marco in Lamis, mercoledì 8 giugno 2016 -  Prima di qualsiasi commento intendo esprimere il mio commosso ringraziamento agli oltre tremila concittadini che hanno votato per me e per la mia lista; come pure il ringraziamento va alle candidate ed ai candidati, ai partiti e al mondo dell’associazionismo che mi hanno sostenuto, ai tanti amici ed estimatori che anche in queste ore non mancano di farmi sentire la loro voce di incoraggiamento.

  Credo di aver saputo dimostrare, in questi anni di esperienza amministrativa, la mia sincerità e la mia obiettività nel rappresentare l’evidenza dei fatti e dei numeri, e pertanto anche in questa occasione con estrema franchezza rispetto la volontà degli elettori.

       Tuttavia, anche i numeri vanno interpretati e valutati e perciò credo di avere validi motivi per essere orgoglioso, insieme a chi mi ha sostenuto, per un risultato che comunque indica un consistente consenso, tanto più significativo se si considera che ho dovuto sostenere scelte difficili, come la gestione del dissesto finanziario, con tutto quello che ne è conseguito in termini di tagli ai servizi comunali e di blocco delle possibilità di qualsiasi spesa, sia pur minima.

       Credo, altresì, che chiunque può facilmente comprendere che quei pochi voti che hanno determinato il risultato si devono anche, in maniera considerevole, all’utilizzazione e alla strumentalizzazione, persino con voluta ostentazione, di ruoli che dovevano restare fuori della competizione politica.

       Naturalmente tutto ciò è legittimo e, forse, persino il giochino del ritiro all’ultimo momento di candidature per cambiare casacca lo è, tanto ormai -come spesso si dice utilizzando un luogo comune- non c’è più religione…!

       Inoltre, ho dovuto sostenere una campagna elettorale che non ha risparmiato personalismi ed offese e che mi hanno sottratto la possibilità di esporre più compiutamente la reale situazione del nostro Comune.

       In questa cornice, aver ottenuto circa il 40% dei consensi, di cui molti in via esclusiva alla mia persona, è comunque un forte stimolo ad andare avanti: buona parte dei cittadini ha compreso lo sforzo che si è fatto per ridare certezza ai documenti contabili del Comune al fine di ripartire, azzerando una situazione catastrofica ereditata dal passato, i cui effetti sono ancora tutti da fronteggiare.

       Consapevole delle difficoltà, quindi, non mancherò di mettere a disposizione l’esperienza maturata in questi anni, senza rinunciare a condurre fino in fondo con rigore e determinazione un’azione che eviti il ripetersi di gestioni fuori da ogni controllo che potrebbero protrarre lo stato di dissesto.

       Per questo, tra i primi atti che proporrò al Consiglio Comunale ci saranno quelli tesi a verificare lo stato dei fatti e le attività amministrative mirate al perseguimento dell’efficienza, dell’efficacia e della economicità per un Ente in dissesto.

       In tutti questi anni, e durante la campagna elettorale, è stato detto dai miei avversari che la situazione di dissesto non c’era.

       Ebbene, si chiede già da ora di confermare o smentire questa tesi e di adottare, eventualmente, provvedimenti di revoca dei precedenti atti (se possibile), perché non è più tollerabile ingannare la popolazione: se si è sbagliato, altri devono correggere. Diversamente, si continuerà un’assurda negazione dell’evidenza che riporterà il dibattito ed il confronto a sterili contrapposizioni: finalmente si deve parlare sui documenti certi e non far parlare a vanvera coloro che invece vogliono tenere nel pantano la nostra comunità con il livore e l’odio personali.

       Allo stesso modo, si chiederà subito che sia fatta chiarezza, in Consiglio Comunale, sui fondi impropriamente utilizzati e ancora da reintegrare (servizi sociali, usi civici ecc.).

       In altri termini, si continuerà a pretendere bilanci veritieri e procedure corrette: le spese devono essere sempre e regolarmente impegnate nelle voci di stanziamento per evitare il riformarsi di debiti fuori bilancio.

       Lo sforzo che si è compiuto, e cioè di far riconoscere dall’OSL il maggior numero possibile di debiti da eliminare con procedure straordinarie, non deve essere vanificato da nuove gestioni allegre rivolte al pagamento, in termini clientelari, di cambiali elettorali.

       Allo stesso modo si vigilerà perché tutti i progetti già presentati ed in parte realizzati (e sono tanti, nonostante le difficoltà) siano ultimati, confermati e seguiti per la loro attuazione.

       Mi auguro che anche il sindaco neoeletto, cui vanno i miei auguri di buon lavoro, sappia cogliere la delicatezza del momento e che la sappia interpretare con scelte adeguate anche nella composizione della Giunta con incarichi di reale rottura con il passato.

       Io ci sono… noi ci siamo per fare la nostra parte in maniera responsabile e costruttiva, mettendo a disposizione le idee contenute nel mio programma amministrativo che, sono certo, sarà oggetto di sicura visualizzazione: occorrono, però, dall’altra parte, segnali di altrettanta responsabilità e chiarezza.

       La mia lista non sarà sciolta perché i candidati consiglieri eletti continueranno a lavorare con i candidati non eletti e sarà il nucleo di aggregazione di tutti i cittadini che vogliono impegnarsi per la rinascita della nostra cittadina; San Marco rimane sempre nel nostro cuore con tutta la passione di cui siamo capaci.

Grazie a tutti voi!

Pasquale Spagnoli