Nicola Schiena
San Marco in Lamis, lunedì 23 maggio 2016 - Il 19 maggio nella sala-teatro della Scuola Media “Francesca De Carolis si è svolta” la manifestazione di apertura della Mostra «La Capitanata nella Prima Guerra Mondiale», curata dallo storico foggiano Luigi Iacomino. Dopo i saluti del Preside, prof. Francesco D’Amore, la parola è passata alla promotrice di tale iniziativa, la prof. Maria Schiena, che ha parlato per sommi capi della partecipazione dell’Italia al primo conflitto mondiale, sottolineando le sofferenze e i sacrifici sopportati dai nostri militari.
Poi è stata la volta di Luigi Iacomino, che ha presentato in modo esaustivo la sua ricerca storica sulla Capitanata degli anni 1915-1918 mediante la proiezione dei pannelli inclusi nella Mostra, svelandoci realtà storiche sconosciute e catturando l’attenzione non solo degli insegnanti, ma soprattutto degli alunni. I 27 pannelli tematici (con 37 tavole a colori) sono articolati in modo da descrivere i vari episodi con brani testuali e con 150 foto d’epoca, di cui una novantina inedite.
Come ha ricordato Maria Schiena nel suo discorso di apertura, tale evento rientra nelle attività formative per il centenario della Grande Guerra proposte per l’anno scolastico 2015-2016 dallo Stato Maggiore dell’Esercito e dal MIUR (Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca) allo scopo di approfondire la conoscenza di questo drammatico periodo storico, incentivare la riflessione storica e promuovere comuni valori di appartenenza.
La manifestazione ha visto coinvolte le ultime classi della Scuola Primaria “San Giovanni Bosco” e della Scuola Media “Francesca De Carolis”. Gli alunni sotto la guida solerte delle loro insegnanti, dopo l’esecuzione di alcuni canti alpini, hanno voluto esprimere la condanna alla guerra mediante la lettura di poesie e di pagine tratte dai diari di prigionieri di guerra sammarchesi.
Infine i prof. Fernando Napolitano e Vincenzo Papandrea hanno coinvolto emotivamente il pubblico interpretando ’O surdate ‘nnammurate, una canzone del 1915 che, esaltando l’amore al di sopra di ogni cosa, ha imperversato durante i quattro anni di guerra fra le truppe al fronte, nonostante il divieto degli alti comandi militari. Quell’amore per l’appunto che ha trionfato sul fronte franco-tedesco la notte di Natale del 1916, quando i soldati degli schieramenti contrapposti si sono scambiati gli auguri in un abbraccio generale, suscitando di conseguenza l’indignazione dei rispettivi comandanti.