Comunicato Stampa
Roma, lunedì 18 aprile 2016 - Una chiara dichiarazione di volontà popolare nel segno dell’ambiente». Lo afferma on.Angelo Cera, componente della direzione nazionale dell’Udc e membro della commissione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati. «È stato il referendum più partecipato dopo quello sull’acqua, più dei consensi avuti dal presidente del consiglio alle consultazioni europee, quando si proclamava apostolo della democrazia e del consenso popolare».
Cera evidenzia anche il ruolo dell’informazione targata RAI. «È stato uno straordinario risultato nonostante la scarsità di mezzi a disposizione, la mancanza di una incisiva campagna nazionale e il boicottaggio di ministri e lobby petrolifere, compresa la poca attenta informazione messa in campo dal TG1 che ha collocato l’Udc tra i partiti schierati per l'astensione».
«Non so per quale ragione o per quale segnalazione ricevuta, il TG1 abbia dato una errata informazione. Forse, per non disturbare il potente di turno si è preferito venire meno alla funzione di servizio pubblico e di equidistanza tra le parti in campo. Evidentemente, il TG1 preferisce assecondare pettegolezzi di palazzo maestri della disinformazione nazionale. Chiederò l’intervento della Commissione di vigilanza sulla RAI e della stessa presidente Maggioni per impedire ulteriori scempi di una informazione parziale, non rispondente alla realtà e decisamente non professionale».
«Mi pregio di informare il direttore e i redattori della testata giornalistica della RAI che l’Udc non solo era schierata apertamente e senza infingimenti di comodo per il SI al referendum ma che è stato tra i pochi partiti a farlo a livello nazionale, facendo ampiamente la sua parte per sostenere le ragioni dei comitati antitrivelle» , conclude l'on.Cera.